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"Fue en España donde mi generación aprendió que uno puede tener razón y ser vencido, que la fuerza puede destruir el alma, y que a veces el coraje no obtiene recompensa." Albert CamusEl 22 de septiembre de 1938, en medio de las encarnizadas luchas sobre el Ebro, con la vana ilusión de obtener como contrapartida la retirada de los contingentes italianos y alemanes, el Gobierno de la República comunicó la decisión de retirar del frente todos los voluntarios internaciones y pidió la creación de una comisión para controlar la efectiva retirada de todos los combatientes extranjeros.Con este acto se claudicaba la epopeya de los voluntarios internacionales y el nacimiento de otro de los más grandes y extraordinarios mitos del siglo XX. Y aunque hoy en día la mayoría de los protagonistas de estos eventos han ya desaparecido, la aventura de "los mejores hombres en el mundo" continúa despertando el interés de los especialistas y de los apasionados de la historia. Aquí se propone una contribución actualizada de la historia militar de estas formaciones antifascistas.
" ... "La Spagna ci ha insegnato che si può aver ragione ma essere battuti, che la forza bruta può sconfiggere lo spirito e che il coraggio da solo non basta…" Albert CamusIl 22 settembre 1938 - nel mezzo dei furiosi combattimenti sull'Ebro - nella vana illusione di ottenere come contropartita il ritiro dei contingenti italiano e tedesco, il governo della Repubblica Spagnola comunicò la decisione di richiamare dal fronte tutti i volontari internazionali e chiese la costituzione di una commissione per controllare l'effettivo ritiro di tutti i combattenti stranieri.Con questo atto si chiudeva l'epopea dei volontari internazionali e la nascita di uno dei più straordinari miti del Novecento. Nonostante i protagonisti di quelle vicende siano oggi quasi tutti scomparsi, l'avventura de 'los mejores hombres en el mundo' continua a destare l'interesse degli specialisti e degli appassionati di storia e viene qui riproposta per un contributo aggiornato alla storia militare delle formazioni antifasciste.
L'universo, il pianeta Terra, l'uomo. L'avventura della specie umana si dipana lentamente dall'essere unicellulare fino all'uomo dei giorni nostri che, tra mille travagli, ha raggiunto la condizione di assoluta supremazia.La presenza nell'uomo moderno dei geni del DNA dell'uomo di Neanderthal ha chiarito che, questi antichi uomini, facevano parte, a tutti gli effetti, della specie umana.Si ritiene, pertanto, che l'evoluzione umana non sia avvenuta con salti di specie ma in modo graduale.Mentre le cicliche variazioni climatiche nell'emisfero settentrionale, dovute alle fasi glaciali, hanno dato un decisivo contributo allo sviluppo della mente umana e all'intelligenza necessaria per superare le sfide climatiche estreme.Il saggio si cura d'investigare il complesso sistema dell'evoluzione umana valutando le varie ipotesi fatte a riguardo, soffermandosi, in particolare, sull'importanza del ruolo dei territori dell'Europa e della Siberia durante l'ultima era glaciale, vera fucina dell'evoluzione dell'uomo.
Questo libro presenta il diario di guerra giornaliero di Bodenmüller. Egli ci dà un'immagine cruda e veritiera dei duelli tra i Panther e i T-34/85 e gli JS-2 Stalin sovietici, e dei disperati tentativi tedeschi di contenere l'inarrestabile avanzata dell'Armata Rossa in Slesia. Il testo è accompagnato da appendici sulle azioni della "Brandenburg" nel 1945 e sui decorati della Ritterkreuz della Divisione, una cronologia delle operazioni delle unità del Panzerkorps "Grossdeutschland", numerose mappe e fotografie relative a queste battaglie, e da tavole a colori presentanti i fregi, le decorazioni e i documenti originali appartenuti a Eduard Bodenmüller.
Even when a History writer would have wanted to celebrate, maybe the greatest European power (on land), namely the Austrian Empire, he certainly would not had chosen the terrible year 1809. What for the military apparatus in Vienna could have been a beginning of a Great Military Reform, the triumph of the Generalissimus Archduke Charles, became one of the worst nightmares of Habsburg history.In short, after a series of unfortunate events and bad military conduct, Austria disappeared from the European scene, losing further important territories but, above all, losing its mighty armies. The author chooses to tell about that period, evaluating the military organization, starting from the recruitment, up to the details of the various units, because that army, was the largest army fielded by Austria before the Great War: man told about 600,000 men, including the Levies of regional volunteers, called Landwehr (in the territories of the Austrian Crown) and Insurrectio (in the territories of the Crown of St. Stephen).......At the end, Austria entered into war with the most powerful military force of the whole Napoleonic Period (in numbers of fighters), an effort which hardly seemed possible and which surprised the world. Unfortunately its three armies (and the Landwehr) did not surprised Bonaparte, who kicked.
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