Gør som tusindvis af andre bogelskere
Tilmeld dig nyhedsbrevet og få gode tilbud og inspiration til din næste læsning.
Ved tilmelding accepterer du vores persondatapolitik.Du kan altid afmelde dig igen.
This innovative collection of essays explores ways in which postcolonial theory interconnects with Translation Studies. Postcolonial Translation Theory is vital for those working in Translation Studies and Comparative Literature.
This is the first full-length study of the feminist issues surrounding translation studies. Students and teachers of translation studies, linguistics, gender and women's studies will find this work invaluable and thought-provoking.
Presents the most important statements on the translation of literature from Roman times to the 1920s. Topics covered: power, poetics, universe of of discourse, language, education. It contains many texts previously unavailable in English.
This innovative collection of essays explores ways in which postcolonial theory interconnects with Translation Studies. Postcolonial Translation Theory is vital for those working in Translation Studies and Comparative Literature.
Presents the most important statements on the translation of literature from Roman times to the 1920s. Topics covered: power, poetics, universe of of discourse, language, education. It contains many texts previously unavailable in English.
Stai per leggere il libro di Bruno Osimo: l¿hai soppesato, hai sbirciato qua e là tra le pagine. È possibile tu ti senta intorno un pö di smarrimento. Intanto perché non c¿è nessun termine inglese praticamente per le prime quaranta pagine (e anche quando infine si manifesta, non è neppure per una parola tecnica, ma è l¿inglese di una frase ¿ per di più, una frase che parla d¿amore). Cioè: questo è un libro in italiano. Con tutta la sua sintassi, con delle scelte precise, le parole talmente giuste che, anche quando parlano di cose complicate, hanno questa loro caratteristica bizzarra: si fanno capire. Sono sufficienti e confortevoli, non ci fanno mai sentire fuori posto. Ma poi (e qui il tasso di perplessità è di quelli che fanno alzare le sopracciglia, è evidente): ma a chi serve sapere di semiotica? Oggi, voglio dire. In piena terza rivoluzione industriale.
Una cultura è un modo di percepire la realtà. Non tragga in inganno il verbo «percepire». Qualcuno potrebbe pensare che, se la realtà oggettiva di una cultura è la stessa, anche la sua percezione debba essere unica per tutti gli individui. Ma la percezione è un fenomeno soggettivo, e ciò che è percepito non è la fotografia della realtà, ma una delle tante fotografie possibili. L'esperienza dell'individuo giunge a influenzare anche le sue modalità percettive.
Tilmeld dig nyhedsbrevet og få gode tilbud og inspiration til din næste læsning.
Ved tilmelding accepterer du vores persondatapolitik.