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Quattro racconti “afosi” e sudaticci in una Milano afosa e sudaticcia.Ah… l’estate! Periodo di vacanze, tintarella, giornate interminabili e notti folli. Ma anche di zanzare, ustioni solari e… omicidi, cadaveri scomparsi, investigatori nei guai.Giorgio Maimone e il suo Marlon ci coinvolgono nella sparizione di un cadavere, tra la gnagnera milanese anni ‘60 e Camogli.Davide Pappalardo e il suo “sogno di piena estate” con Libero Russo, investigatore sui generis, incastrato in un Ferragosto in cascina in una torrida estate anni ’70.Paola Varalli ci porta al mitico Bar Villiam, con Marietto, il gommista virile, alle prese con la scomparsa della giovane e procace Adelaide, nel luglio del 1985.Besola, Ferrari e Gallone ci regalano un inseguimento funambolico, esilarante e assurdo, che terminerà al Parco Nord con un’indimenticabile grigliata di Ferragosto di inizio millennio.©2024 Todaro Editore Srls (P)2024 SAGA EgmontCaporedattore de «Il Sole 24 Ore» per oltre trent'anni, Giorgio Maimone ha anche lavorato in teatro, diretto una delle prime radio libere della sinistra milanese, Radio Canale 96 e, in seguito, Radio Regione. Ha fondato e diretto il portale della canzone d’autore La Brigata Lolli e ha collaborato con le reti Mediaset come ideatore e autore di programmi. Del 2013 è il suo primo libro “Vertigine”, cui hanno fatto seguito “L'amour gourmet” (2014) e “Non mi dire chi sei” (2016).Davide Pappalardo (1976) è un siciliano trapiantato a Bologna, anche se ambienta i propri romanzi a Milano. Autore di libri gialli e noir, esordisce nel 2015 con “Milano Pastis”, titolo a cui fanno seguito romanzi come “Doppio inganno” (2018) e “L’onda nera” (2024). Architetto per la pagnotta e scrittrice per passione, Paola Varalli nasce sul lago Maggiore e vive tra Milano e il lago di Como. Ha pubblicato tre gialli, con le "squinzie" come protagoniste, due amiche con la propensione ad indagare e a ficcarsi nei guai.Nato a Milano nel 1974, Riccardo Besola lavora nel settore pubblicitario televisivo. Autore di romanzi gialli e thriller, ha pubblicato libri di successo come “Nera la notte” (2011)”, “Piombo” (2011), “Mala Femmina” (2012), e “Al bar con le ragazze” (2014).Andrea Ferrari è nato a Milano nel 1965 e lavora come responsabile di un centro anziani del Comune. Suo protagonista ricorrente è l’investigatore privato Andrea Brandelli, che compare in romanzi come “Milano Muta” (2009), “Il Fiordo Di Milano” (2014) e “Milano A. Brandelli,” (2020).Nato a Milano nel 1978, Francesco Gallone ha esordito con “Milano è un’Arma”, vincitore del Primo Premio Belgioioso Giallo nel 2008. Fra le sue opere si possono citare anche “La Metropoli Stanca” (2009), “Lapidi d’Asfalto” (2012) e “Un Perfetto Nessuno” (2014).
Wild Window is Andrea Ferrari's personal cabinet of curiosities, a collection of photos of taxidermy animals, shells, eggs and coral that explores the gaze as a universal trait shared by both humans and animals.In its format and design Wild Window recalls a naturalist's notebook full of wonderful creatures observed on an imaginary journey to exotic lands. The book thus shows our age-old desire to record and classify nature, as well our passion for re-living it through studying specimens of flora and fauna. Yet Ferrari's vision is far from impersonal or scientific. He arranges his photos in a loose grid rich with ambivalence and associations, and colors many images a soft, muted pink that references the familiar hue of human skin. In Ferrari's hands nature is an interaction where creatures observe us as we observe them, and we weave intuitive narrative connections between all that we see.
This study begins with a discussion of the state of research on Diodati. This is followed by a survey of Diodati's life and work, focusing on his role within contemporary Protestantism. The history of the doctrine of Scripture is then considered in order to provide the relevant background to Diodati's beliefs and to the significance of Scripture in the disputes that were part and parcel of the Reformation. The central element of the dissertation consists of a translation from Latin into English of the twenty-five theses concerning the doctrine of Scripture that he presented in 1596, when he graduated from the Academy at Geneva. There follows a detailed analysis of these theses in the light of the Protestant view of Scripture and the controversy with the teaching of the Church of Rome, especially as set out in the formulations of the Council of Trent. This analysis also draws on a work for which Diodati was well known to the English public, namely his Pious Annotations upon the Holy Bible, his greatest legacy after his translation of the Italian Bible. The study concludes with a brief evaluation of the significance of the continuity of the doctrine of Scripture in the history of the church, of the debate over the issue of authority between the Reformers and Rome, and of the way in which Diodati's attitude to the translation of Scripture was governed by both the need for clarity and the theology of the Bible itself. AUTHOR'S PREFACE
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