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Nel 2013 il sito UNESCO materano de "i Sassi e il parco delle Chiese rupestri" si è dotato del suo primo Piano di Gestione, a vent'anni dall'iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale. Il Piano di Gestione si è andato definendo lungo un percorso articolato e partecipato, e la sua struttura è il risultato di sintesi degli apporti di tutte le fasi del percorso. Il processo partecipato è stato caratterizzato dall'idea che ognuno è un 'portatore di saperi' che contribuisce all'interno di una comunità che si definisce come 'comunità di saperi'. Il progetto dell'Osservatorio Sassi, che è lo strumento per l'attuazione del Piano, nella proposta dell'autrice declina e rilancia la visione, gli elementi e gli strumenti che hanno caratterizzato il processo di costruzione del Piano di Gestione. Così come l'intero percorso di progettazione del Piano di Gestione del sito UNESCO ha ruotato intorno all'idea di Piano come processo di processi, e ogni attività è stata anche la sperimentazione del metodo, allo stesso modo per la realizzazione dell'Osservatorio si utilizzano uguali principio e approccio. La proposta progettuale per l'avvio dell'Osservatorio Sassi è tra le azioni messe in campo dalla Cattedra UNESCO in Mediterranean Cultural Landscapes and Communities of Knowledge, istituita presso l'Università deli Studi della Basilicata.
Nel percorso tracciato in questo libro il luogo di partenza è il passaggio epistemologico in cui siamo immersi e che connota anche il territorio della storiografia. Tracciando in modo strumentale un breve itinerario delle trasformazioni della storiografia dall'Ottocento ad oggi, il libro definisce le idee chiave da cui muoversi. Con genealogia del presente indica una storiografia che, ristrutturando il passato a partire da questo "ora", diventa strumento per liberare il presente, restituendogli le sue potenzialità e aprendolo alla novità di uno sguardo capace di meravigliarsi. Come applicazione delle idee organizzate, delle scelte strategiche assunte e come messa a punto di alcuni strumenti di lavoro, il libro riporta l'esperienza didattica del Laboratorio di Genealogia dell'Architettura, nel corso di laurea in Architettura dell'Università degli Studi della Basilicata. L'autrice si interroga sul ruolo della didattica della storia, e l'obiettivo formativo diventa insegnare a costruire la storia.
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