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Il presente lavoro, dato alla stampa in tre volumi, vuole essere, semplicemente, una pubblicazione in cui vengono raccolti e sistemati, secondo un ordine cronologico e diviso per tre grandi aree, gli articoli giornalistici su Lizzano usciti sul settimanale diocesano Nuovo Dialogo, contribuendo, in questo modo, alla conoscenza o alla rievocazione di eventi storici avvenuti nella città di Lizzano."Con questo suo ultimo lavoro ha reso un contributo grandissimo a tutto il Paese, ai giovani in particolare ed alle future generazioni, che, grazie a questo sunto degli eventi svoltisi in passato a Lizzano, potranno conoscere la storia, i protagonisti ed i mutamenti sociali e culturali che hanno interessato Lizzano ed il suo patrimonio umano e materiale".
Il presente lavoro, dato alla stampa in tre volumi, vuole essere, semplicemente, una pubblicazione in cui vengono raccolti e sistemati, secondo un ordine cronologico e diviso per tre grandi aree, gli articoli giornalistici su Lizzano usciti sul settimanale diocesano Nuovo Dialogo, contribuendo, in questo modo, alla conoscenza o alla rievocazione di eventi storici avvenuti nella città di Lizzano. "Questo agile testo si configura pertanto come un libro a carattere storico, sociale ed ecclesiale, con un percorso non settoriale e distinto, ma caratterizzato da un processo circolare, trasversale e unificante. Tale è l'intento del libro, che vede un continuo intersecarsi dei vivaci racconti dei numerosi eventi parrocchiali, succedutisi negli anni, senza alcuna separazione. Emerge così da queste pagine non solo l'amore dell'Autore verso il suo Paese e la sua Parrocchia d'origine, ma anche e più direttamente la narrazione piuttosto importante di tutto il vissuto umano ed ecclesiale del popolo lizzanese, che - pur tra le trasformazioni socio-culturali e religiose, avvenute nello scorrere degli anni - sempre si è saputo identificare con la vita della propria Parrocchia Matrice".
"L'ultimo cantore d'Irlanda" è l'unico libro in italiano che svela la leggendaria storia di Turlough O'Carolan (1670-1738) che a 18 anni divenne cieco a causa del vaiolo. Per sopravvivere, Turlough, imparò così a suonare l'arpa e girò l'Irlanda in lungo e in largo per diffondere la sua musica idilliaca.Divenne così per la sua gente un vero mito, che riuscì anche ad abbattere le barriere ideologiche che in quel tempo separavano gli irlandesi. Noto come "l'ultimo bardo d'Irlanda" egli ha rappresentato la sapienza dei druidi, gli antichi sacerdoti dei Celti.G. Marino è il primo in Italia a scrivere su questo bardo, il poeta-musico, che seppe fondere la tradizionale musica popolare della sua patria con le nuove istanze della musica colta del secolo dei lumi.Quando, il 25 marzo del 1738, il celebre bardo d'Irlanda lasciò questa terra, allora, morì la leggenda e nacque il Mito. Marino, infatti, narra di lui come dell'Omero dell'Irlanda, un elegiaco cantore della terra delle fate e dei maghi, eroe romantico che ha pianto e sofferto per la patria sottomessa."L'ultimo cantore d'Irlanda" è un libro breve, da leggere tutto d'un fiato, che lascerà un'indimenticabile ricostruzione storica e una potente lezione di speranza a ogni lettore che deciderà di scoprirne la magica storia celata nelle sua pagine. www.giuseppemarinoscrittore.it "La narrativa italiana, con questo ulteriore lavoro di Giuseppe Marino, si arricchisce di un contributo valido..."Vincenza Musardo Talò, scrittrice "Giuseppe Marino operando un a-topia ci porta fuori per incontrare una dimensione temporale lontana da quella che noi abitiamo e quindi diversa, senza tuttavia provocare fratture ne' lacerazioni anzi, gettando un ponte tra la nostra epoca e quella di O'Carolan..."Sabina Sirsi, giornalista "Marino da sempre si è dedicato alla scoperta della finitudine dell'uomo di fronte all'infinito e l'onnipotenza di Dio. I suoi Libri sono pura ricerca, dell'Assoluto, dell'eterno. La Ricerca è lo stesso filo conduttore che ritroviamo ne "L'ultimo cantore d'Irlanda". Perché anche questo libro è un libro sulla ricerca. Ricerca della felicità ."Milena Schirano, lettrice accanita Acquista ora il libro da questa pagina.
One of the first European hagiographic and epic poems, Bernardo de Monzón's Xavieradas unifies the western epic tradition, visual elements, metaphors, with some oriental knowledge, to bring back to life the adventures of Francis Xavier through East Asia. The story of Xavier's pilgrimage is accompanied by geographical descriptions, dramatic twists often dreamlike and unreal, portraits of illustrious people, historical events, appearances of nymphs, and much more. This very extensive heroic piece (more than 2,000 verses) has a solid structure and a clear language, in which many quotations from Latin and Greek authors, alongside Gongorian comparisons and metaphors, testify to the classical spirit of its author. The purpose of this critical edition is to bring further the rediscovery of a fundamental genre of the Spanish Golden Age: epic poetry. It offers a unique and modern approach to this little known piece, through a modern transcription, a critical apparatus, and a rigorous philological study that reveals the rich aesthetic of the epic and heroic discourse in the Spanish Golden Age, as well as the formation of some of the most innovative poetic modalities of the late Renaissance and Baroque.
L'Ordine dei Templari fu istituito a Gerusalemme verso il 1119 da Ugo di Payns, un nobile di ceto medio della Champagne, che insieme ad altri nove compagni emisero i voti religiosi di povertà, castità e obbedienza e fu abolito il 22 marzo del 1312 da papa Clemente V. Questo breve saggio ripercorre la vita quotidiana dell'Ordine religioso-militare più antico e potente della cristianità.
L'Induismo è una religione dell'Oriente, nato e sviluppato nella valle dell'Indo, dopo la prima metà del II millennio a.C. in seguito all'invasione di una popolazione nomade di razza ariana, proveniente da nord-ovest.Poiché l'Induismo non ha un vero e proprio fondatore è diventato lungo la sua storia un grosso complesso difficile da definirsi.Le Upanisad Vediche sono ricche di pagine filosofiche, ma i miti per narrare l'origine del cosmo abbondano.Vi è una visione sacrale del mondo creato. L'universo intero è un immenso tempio in cui abita il Signore, che ne è il Reggitore interiore.
"Il problema fondamentale del destino della specie umana a me sembra questo: se, e fino a che punto, l'evoluzione civile degli uomini riuscirà a dominare i turbamenti della vita collettiva, provocati dalla loro pulsione aggressiva e autodistruttrice" (Freud).Non vi è umano avvenimento che non sia stato toccato sin nelle radici dalla dottrina psicoanalitica: il sesso viene chiamato in causa per primo per spiegare la vita normale e soprattutto le malattie mentali; l'io e il suo sviluppo vengono inquadrati in una nuova ottica; i sogni, i lapsus, le dimenticanze, le sbadataggini, le associazioni immediate di idee, errori di stampa, smarrimento o rottura di oggetti, motti di spirito, amnesie diventano spiragli per guardare nel profondo dell'uomo. Fenomeni questi, mai presi sul serio dalla "scienza esatta" e sui quali Freud offre analisi brillanti.
Reso precocemente estraneo al cristianesimo per colpa di cristiani pietisti, familiarizzatosi molto presto con le religioni orientali, Hermann Hesse (1887-1962), scrittore fra i più discussi del Novecento tedesco, ha cercato per tutta la vita la religione a lui adatta.Egli muoveva dalla pacifica convinzione che c'è soltanto un Dio, una sola verità, ma che ogni popolo, ogni tempo, ogni individuo li accoglie in modo suo proprio, per cui sorgono forme sempre nuove. Hermann Hesse sapeva che la religione non è fatta solo di dogmatica, di morale e di riti, ma si fonda su un'esperienza di sé.Immanenza di Dio al di là di ogni trascendenza.
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