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Da una parte gli americani ed il patto atlantico, dall'altro il blocco sovietico comunista. In Grecia, l'instabilità politica e l'avanzare dei partiti comunisti era stata combattuta con un colpo di stato militare, senza dubbio favorito dagli americani. Nel Sudamerica gli stessi americani avevano ispirato colpi di stato con l'imposizione di dittature militari in tutto il continente. In Cile si era arrivati addirittura a bombardare ed uccidere il Presidente democraticamente eletto, Salvator Allende, asserragliato nel palazzo presidenziale. Anche l'Italia rischiava una deriva autoritaria soprattutto quando il Partito Comunista minacciava il sorpasso elettorale nei confronti della Democrazia Cristiana. Non si fidavano gli USA dei comunisti italiani, i leader principali erano legati a doppio filo con Mosca che finanziava il PCI in maniera rilevante. La stagione del terrore era stata inaugurata dalle bombe nelle piazze e nei treni. I risultati elettorali, dopo le prime bombe, sembravano rafforzare il principale partito di governo. Destabilizzare per stabilizzare probabilmente poteva essere la strategia di fondo, se davvero una regia alla strategia della tensione dovette esistere. Le bombe uccisero vittime innocenti, ma allontanarono il pericolo di una dittatura di destra. Da sole le bombe evidentemente non bastarono. Arrivarono azioni di guerriglia rivendicate da farneticanti proclami politici che invocavano il potere operaio, l'imperialismo delle multinazionali e cose simili. All'inizio piccoli sequestri di dirigenti di fabbrica che si risolvevano in poche ore con il rapito che veniva fotografato con cartelli politici e liberato in breve tempo, poi, in rapida successione, le azioni terroristiche alzarono il livello dello scontro. Arrivarono uccisioni di politici, magistrati, avvocati, poliziotti. Quando fu rapito Aldo Moro molti temettero che fosse in corso un colpo di Stato. Molte madri, precipitosamente, andarono a prendere i figli a scuola appena avuto notizia del sequestro. Il paese sembrava in balia degli eventi. La scelta narrativa è caduta sui fatti documentati principalmente da atti giudiziari o parlamentari. Non sono state avanzate ipotesi o supposizione, ma analizzati i principali punti della vicenda con l'evidenza di aspetti misteriosi e responsabilità ancora non identificate. Sono stati inoltre rinvenuti documenti inediti, nel senso che pur presenti negli atti processuali non sono stati oggetto di indagini giornalistiche o di ulteriori approfondimenti investigativi. Ad esempio atti che documentano di un incidente, molto simile a quello poi verificatosi il 16 marzo in via Fani, accaduto il giorno prima dove l'Alfetta di scorta tampona la 130 di Moro. Documenti che indicano i nomi degli agenti di scorta che sostituivano, il giorno prima, quelli poi uccisi in via Fani. Incrociando i documenti inediti con le testimonianze ufficiali dei protagonisti emergono contraddizioni ed omissioni rilevanti e mai approfondite come la dichiarazione che un camorrista detta a verbale al giudice di sorveglianza del carcere di Matera, un mese prima dei fatti di via Fani e nel giorno in cui deve essere scarcerato, indicando il nome di Moro ed il prossimo rapimento.
Cinquantaquattro notti ed un giorno e non il contrario perché il buio e la notte hanno vinto sulla luce e sul giorno. Un tempo che ha segnato il dramma autentico di una Repubblica che è sul punto di capitolare di fronte all'attacco brigatista. Aldo Moro, rapito e prigioniero, non ha alcuna intenzione di immolarsi sull'altare della patria e tenta, con gli strumenti ridotti di cui dispone, di salvarsi. Notti di angoscia che provocano un forte emozione tra gli italiani, ansie e tensioni alternate da colpi di scena. Il Vaticano ha messo da parte un'enorme somma, dieci miliardi di lire, e si è affidato ad esponenti particolarmente qualificati come Don Cesare Curioni, ma un ruolo rilevante lo ha avuto anche un laico, Corrado Corghi, già esponente di rilievo della Democrazia Cristiana e legatissimo al cardinale Sergio Pignedoli a sua volta fedele amico di Paolo VI. Corghi è un personaggio leggendario che dopo aver abbandonato la politica è inviato in America Latina e quando è ucciso Ernesto "Che" Guevara l'uomo che lo accompagna, un fervente cattolico francese, è tenuto prigioniero per anni, sarà Corghi a trattare la liberazione. I socialisti italiani in cerca di un rilancio politico rompono il fronte della fermezza e si schierano apertamente per la trattativa. Contattano gli ambienti dell'autonomia romana che si sospetta siano contigui al brigatismo per trovare un accordo con i terroristi. L'iniziativa socialista è sul punto di arrivare al successo. Vitalone, strettissimo collaboratore di Andreotti, contatta invece Daniele Pifano che è il capo di un gruppo dell'autonomia romana, il collettivo dei Volsci, che pure conferma la possibilità di liberare Moro attraverso uno scambio anche di un solo prigioniero. Uno scambio, senza tuttavia dichiarare pubblicamente il baratto, emettendo un provvedimento di clemenza unilaterale. Il nome che circola è quello di Paola Besuschio, si dice che è giovane, si dice che è malata grave. Non è vero, ancora oggi è viva e gode di buona salute. Il fatto che siano state raccolte somme rilevanti suscita appetiti da parte delle organizzazioni criminali che tentano di arrivare alla prigione del popolo per poter mettere le mani sul riscatto, si muove sullo sfondo un variegato mondo di politici, criminali più o meno pentiti in cerca di soldi e credito. A scandire le notti che passano spesso insonni è proprio il prigioniero, fotografato due volte con il drappo delle BR dietro le spalle, scrive lettere destinate a politici amici e ad esponenti di partito, sono scritti dai toni sempre più drammatici che suggeriscono nomi di spie e scambi segreti. Dall "prigione del popolo" Aldo Moro chiama in causa un abile agente segreto italiano, Stefano Giovannone, una spia di fiducia del rapito. Giovannone insieme a Fulvio Martini, poi divenuto capo del Sismi, mette in piedi un'importate e segreta operazione per salvare il politico democristiano. L'operazione segreta, approvata dal governo, coinvolge la Jugoslavia di Tito, la Libia di Gheddafi ed organizzazioni terroristiche internazionali come la tedesca RAF ed i palestinesi del FPLP, cellula marxista dell'OLP di Arafat. Sembra che i due 007 italiani siano sul punto di riuscire, replicando il successo di un'operazione del governo della Germania dell'Ovest nel 1975 relativa al sequestro di un politico democristiano tedesco (Peter Lorenz), liberato in cambio della liberazione di detenuti politici che sono trasveriti nello Yemen. A recapitare le lettere del prigioniero, un giovane sacerdote, un'allieva ed i collaboratori di Moro, sono loro probabilmente il canale di ritorno, un binario di comunicazione che consente di far pervenire al politico democristiano effetti personali, notizie ed altre piccole cose particolarmente preziose.
Fidelizzare è un'arte... ma tutti gli artisti, prima di esprimere il massimo della loro creatività , devono necessariamente conoscere le basi, le strategie e le motivazioni di ogni singola azione! La Fidelizzazione dei Clienti è un fondamentale troppo spesso trascurato o sminuito da parte delle aziende e dei liberi professionisti; essa invece rappresenta la base economica sulla quale vive e sopravvive qualsiasi realtà professionale, a prescindere da settore e dimensione! Fidelizzare, in modo strutturato, continuo e professionale, significa Abbattere i costi d'acquisizione nuovi clientiAumentare i fatturati nel breve, medio e lungo periodoGarantire un futuro alla propria realtà economicaAumentare le possibilità e le occasioni di crescita aziendale Questo testo è il concentrato di una Consulenza Marketing, professionale e continuativa, che ti illustrerà le motivazioni ed i vantaggi della Fidelizzazione, gli strumenti professionali veramente necessari per avviare azioni fidelizzanti profittevoli, l'identificazione e lo studio della concorrenza, l'importanza della cura dei dettagli che fanno la differenza, lo stretto legame tra la Fidelizzazione e l'Acquisizione Clienti, UX e CX ovvero l'importanza dell'ottimizzazione dell' esperienza vissuta dal potenziale cliente e dal cliente, i modi di comunicare online ed offline... e molto altro! Ma, attenzione!Non ti prometto di cambiare le sorti della tua realtà professionale fornendoti un sistema "universale", poiché questo non esiste! Non ti fornirò soluzioni "chiavi in mano"... ogni singola realtà economica è unica, e come tale ogni singolo dettaglio deve essere calato e personalizzato sulla propria unicità ! Fidelizzare è un'arte... apprendi ed applica le basi per dipingere il futuro della tua realtà professionale!
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