Gør som tusindvis af andre bogelskere
Tilmeld dig nyhedsbrevet og få gode tilbud og inspiration til din næste læsning.
Ved tilmelding accepterer du vores persondatapolitik.Du kan altid afmelde dig igen.
Il testo si propone di chiarificare i significati della "Danza Macabra" degli scheletri, referente di riflessioni per l'uomo medioevale, nel colloquio con la società e religione.
Ciò che consideriamo reale ed esistente, utile e necessario alla conoscenza del Sè e della realtà, in un'ottica poetica non può che essere arte, perciò la filosofia, in quanto riflessione sulle cose del reale e del pensiero, non può che risultare utile chiarimento del vivere. Entrare nel vivere significa non solo cogliere l'estetica e l'apparenza delle cose, ma anche e sopratutto attuare le necessità dell'Etica, immergersi nelle determinazioni estensive dell'immagine, e significa decriptare epigonismi e gerarchie che la realtà impone. La realtà indica il significato e la sua essenza nella definizione dialettica di luoghi (il mito e il concreto), l'essenza (sensibile e soprasensibile), linguaggi (forma, colori, suoni, parole...), persistenti seppure non ostinati; da qui la sua caratteristica dialettica. Seppure etica ed estetica siano riferite alla visione, alle contraddizioni dialogiche e all'esperienza sensibile, va precisato che un prima etico s'impone sull'attualità estetica, ciò favorendo nuove determinazioni e più autentico dialogo.
Tilmeld dig nyhedsbrevet og få gode tilbud og inspiration til din næste læsning.
Ved tilmelding accepterer du vores persondatapolitik.