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Quando viene sottratto alla sua tranquilla vita californiana e venduto a un trafficante a di cani da slitta, le giornate soleggiate di Buck si trasformano in una tempesta di neve. Niente sarà più come prima. Ora deve imparare a stare al sicuro in un mondo pieno di pericoli nascosti, che lo minacciano a ogni passo che fa. Ora la sua vita ruota attorno alla corsa all'oro del Klondike nell'Alaska glaciale, dove il freddo, la neve e torrenti impetuosi segnano la frontiera tra la vita e la morte. L’unica legge è quella della sopravvivenza a ogni costo. "Il Richiamo della foresta"" è uno dei romanzi più famosi di Jack London e ha ispirato diversi film e serie televisive, con attori come Clark Gable, Bryan Cranston, ecc. Jack London (1876-1916) è stato uno scrittore e attivista sociale americano. Di estrazione operaia, divenne una celebrità mondiale e uno degli autori più pagati del suo tempo. Scrisse diversi romanzi, oggi considerati classici, tra cui "Il richiamo della foresta", "Il lupo dei mari" e "Zanna Bianca".
Il maestro di Moxon è un racconto breve ma ricco di suggestioni. Protagonisti sono Moxon, inventore e filosofo dilettante, e la sua creatura meccanica: un automa giocatore di scacchi. Lo spunto narrativo parte dal saggio di E. A. Poe Il giocatore di scacchi di Maelzel in cui lo scrittore smaschera un falso automa scacchista detto Il Turco che era diventato famoso in Europa e negli Stati Uniti. Ma "Bitter Bierce" manipola la materia a suo modo. Come si intuisce dal titolo, egli mette in guardia gli uomini del suo tempo contro la tirannia di una macchina tanto simile all'uomo da ereditarne anche il suo lato oscuro (ricordate HAL 9000 in 2001: Odissea nello spazio?). La prima parte del racconto si svolge sotto forma di dialogo quasi-platonico tra Moxon e il narratore sulla natura dell'intelligenza e sul concetto di vita, che Moxon interpreta in maniera meccanicistica, sulla scia di quel pensiero positivista che faceva coincidere il progresso dell'umanità con quello scientifico-tecnologico, senza spazio per la spiritualità, riducendo l'uomo a "macchina" vivente. E del resto egli mette in dubbio la stessa idea di progresso, il suo "Turco" è un ibrido mostruoso, sul volto impassibile sono dipinte fattezze umane, ma il corpo è quello di un gorilla, con arti asimmetrici dalla presa mortale, simbolo di una regressione ad uno stadio puramente istintivo, dove vige la logica del più forte. Egli sembra portare alle estreme conseguenze le teorie del filosofo inglese Herbert Spencer, padre del darwinismo sociale che predicava "The survival of the fittest": in un mondo dove non c'è più spazio per lo spirito, chi è il più adatto a sopravvivere, l'uomo o la macchina?Ambrose Bierce è un autore capitale della letteratura americana. Considerato l’unico vero erede di Edgar Allan Poe, è stato un inquieto giramondo dalla vita avventurosa. Non a caso di lui non si hanno più notizie dal 1914, quando cioè finì inghiottito dalla rivoluzione messicana. Per descrivere la sua narrativa si usano abitualmente parole come: macabro, grottesco, terrificante, sanguinolento, diabolico. Tra i pionieri del genere "fantascienza", ha lasciato una indimenticabile testimonianza della Guerra di Secessione americana nei racconti "neri "ad essa dedicati.
Christopher Newman, un benestante uomo d'affari americano un po' goffo ma ben intenzionato, sta viaggiando in Europa per la prima volta. Un giorno, incontra e si innamora perdutamente dell'aristocratica giovane vedova Claire de Bellegarde. La famiglia francese di Claire, però, non ama i modi americani di Christopher e si oppone alla sua offerta di matrimonio. Ma quando l'americano scopre uno sporco segreto di famiglia la situazione si ribalta all'improvviso. Cosa succederà?Henry James (1843-1916) è stato un autore americano. Già da giovane considerato uno più abili scrittori di racconti brevi del suo tempo, James è passato alla storia per aver scritto opere classiche come Daisy Miller (1878) e Ritratto di signora (1881), quest'ultimo adattato anche nell'omonimo film con Nicole Kidman e John Malkovich.Avendo trascorso gran parte della sua vita in Europa, James divenne cittadino britannico poco prima di morire.
Il principe Nechljudov riconosce nella prostituta Ljubasa, accusata in un processo per omicidio, la contadina Katjusa Maslova, che egli aveva sedotto dieci anni prima, provocandone la rovina. Oppresso dai sensi di colpa, si adopera per salvare la donna e, con lei, la propria anima.Questo è il primo di 3 volumi.Lev Tolstoj (Jàsnaja Poljana, 1828 – 1910), di famiglia nobile, si staglia nella storia della letteratura come un riferimento assoluto. La sua tensione morale, la sua religiosità tormentata e il suo afflato epico sono incarnati in capolavori come Guerra e pace (1864 – 1869), Anna Karenina (1873 – 1878), Confessione (1979 – 1882) e La morte di Ivan Il'ič (1886).
Un giorno, l'artista Basil Hallward dipinge un ritratto della sua musa Dorian Gray mentre l'amico Lord Henry li osserva. Dorian ascolta mentre Lord Henry presenta in modo confidenziale la sua visione edonistica del mondo, affermando che la bellezza è l'unica cosa che conta davvero nella vita. In Dorian inizia a farsi strada il desiderio che il ritratto invecchi al posto suo. Non molto tempo dopo, Dorian vede la sua ragazza recitare in Romeo e Giulietta di Shakespeare ed è talmente disgustato dalla sua cattiva interpretazione, che la rifiuta. Quando torna a casa, nota un certo crudele ghigno nel suo ritratto.Raccontato con un linguaggio fiorito e ricco di dialoghi incisivi alla Jane Austen, Il ritratto di Dorian Gray, storia di un giovane che vende la sua anima in cambio dell'eterna giovinezza, è senza ombra di dubbio l'opera più famosa di Oscar Wilde. Oscar Wilde (1854-1900) è stato un drammaturgo, romanziere, saggista e poeta irlandese. Tra le sue opere più celebri ricordiamo il romanzo "Il ritratto di Dorian Gray" e la commedia teatrale "L'importanza di chiamarsi Ernesto." Dandy raffinato, scrittore all'avanguardia, omosessuale in un'epoca e in un paese in cui l'omosessualità era ancora considerata un reato, Oscar Wilde è unanimemente riconosciuto come una delle voci più importanti della letteratura dell'Ottocento.
"La donna di picche" è un racconto che esplora i peccati del gioco d'azzardo e l'avidità senza fondo dell'uomo. Quando un ufficiale viene a sapere dell'esistenza di una donna che ha la soluzione per vincere sempre a carte, vende quasi l'anima al diavolo. I fatti che seguono gli permettono di svelare il segreto, ma a un prezzo spaventoso. La storia è l'indagine di Puškin sulla malvagità umana e su quante volte i nostri più grandi desideri siano la causa delle nostre più grandi cadute. Aleksandr Puškin (1799-1837) è unanimemente considerato uno dei più importanti poeti russi di sempre nonostante sia morto a soli 37 anni in seguito ad un duello.Scrittore dallo stile vivace e ricco, Puškin ebbe un'enorme influenza su un'intera generazione di autori russi. Tra le sue opere più note, ricordiamo i poemi narrativi "Ruslan e Ljudmila" e "Eugene Onegin," il dramma teatrale "Boris Godunov" e diversi romanzi, racconti e fiabe.
Sebastopoli comprende tre racconti di Lev Tolstoj, scritti come suo resoconto personale della guerra di Crimea. Le atrocità e gli orrori della guerra costituiscono la spina dorsale della raccolta - temi che saranno poi portati all'estremo nel magnum opus "Guerra e Pace". I racconti includono la propaganda bellica, l'esplorazione di questioni umane e sociali, così come lo stato psicologico dei personaggi. Atti casuali di violenza, confusione e scelte di guerra fanno di Sebastopoli una struggente raccolta di storie quasi epiche che lodano l'eroismo, il coraggio e l'animo umano. Una lettura imperdibile per i fan di Tolstoj.Lev Tolstoj (1828-1910) è stato un autore russo, un maestro della narrativa realistica e uno dei più grandi romanzieri del mondo. Tra le opere più importanti di Tolstoj vanno citate "Guerra e pace" (1865-69) e "Anna Karenina" (1875-77), due dei più grandi romanzi di tutti i tempi e culmine della narrativa realista. Oltre ai romanzi, scrisse molti racconti e più tardi anche saggi e opere teatrali.
"Novelle agrodolci" è una raccolta di brevi racconti ricchi di vivacità e sapore. L’opera si situa nell’ambito di un tenace conservatorismo letterario e culturale di tradizione toscana, da cui l'autore riprende il gusto per una lingua ricca di compiacimenti dialettali, di ornamenti e di preziosismi. Tutto questo sullo sfondo di paesaggi e di contorni descritti con compiacimento come primitivi e selvaggi: la maremma, l’Isola del Giglio, l’Impruneta.Ferdinando Paolieri è stato uno scrittore, poeta e commediografo italiano. Restò sempre al di fuori delle mode letterarie del primo Novecento (futurismo, realismo magico, parnassianesimo) mantenendo quasi costantemente la sua opera nel solco della tradizione letteraria regionale, in quegli anni segnata soprattutto da Fucini. Appassionato anticlericale, fondò a Siena nel 1913 con Federigo Tozzi e Domenico Giuliotti il settimanale "La Torre", che si autodefinì «organo della reazione cattolica». Partecipò alla prima guerra mondiale distinguendosi per atti di valore.
In fuga dalla povertà, Barberina accetta un lavoro al servizio di un’agiata famiglia di commercianti in una città poco lontana dal paesino di campagna in cui vive. La sua indole timida e ingenua si scontra però con i modi sfrenati della vita urbana e presto la giovane ragazza viene afflitta da un forte sentimento di solitudine e abbandono. Tutto precipita quando il marito della padrona fallisce e la famiglia, piena di debiti, si trasferisce lontano, lasciando Barberina senza un lavoro e senza dimora.Nato come racconto di denuncia sociale, "Una fra tante" suscitò grande scandalo a seguito della sua pubblicazione nel 1878, sia per i temi trattati, ovvero la prostituzione femminile e le case chiuse (l'autrice attacca in particolare il ''Regolamento Cavour'', norma entrata in vigore nel neonato Regno d'Italia per disciplinare le forme di prostituzione) che per le ricostruzioni realistiche d'impatto influenzate dal Naturalismo francese. Emilia Ferretti Viola, in arte Emma, è stata una scrittrice italiana, autrice di Una fra tante e sostenitrice delle idee di Anna Maria Mozzoni, una pioniera del femminismo. Giornalista della Nazione, collaborò anche alla Nuova Antologia, importante periodico del tempo. Per la rivista fiorentina fu la prima donna in Italia a occuparsi di critica letteraria.
"Dubrovskij" è un romanzo incompiuto di Pushkin, pubblicato postumo. Il protagonista è una sorta di Robin Hood russo, un giovane gentiluomo la cui terra viene confiscata da un losco aristocratico. Intrecciando sventure storie d'amore ed elementi quasi thriller, "Dubrovskij" è un esame dettagliato della condizione umana e di come l'ingiustizia sociale possa distruggere la vita di persone innocenti.Aleksandr Puškin (1799-1837) è unanimemente considerato uno dei più importanti poeti russi di sempre nonostante sia morto a soli 37 anni in seguito ad un duello.Scrittore dallo stile vivace e ricco, Puškin ebbe un'enorme influenza su un'intera generazione di autori russi. Tra le sue opere più note, ricordiamo i poemi narrativi "Ruslan e Ljudmila" e "Eugene Onegin," il dramma teatrale "Boris Godunov" e diversi romanzi, racconti e fiabe.
"Novelle selvagge" è una raccolta di brevi racconti ricchi di vivacità e sapore. L’opera si situa nell’ambito di un tenace conservatorismo letterario e culturale di tradizione toscana, da cui l'autore riprende il gusto per una lingua ricca di compiacimenti dialettali, di ornamenti, di preziosismi.Ferdinando Paolieri è stato uno scrittore, poeta e commediografo italiano. Restò sempre al di fuori delle mode letterarie del primo Novecento (futurismo, realismo magico, parnassianesimo) mantenendo quasi costantemente la sua opera nel solco della tradizione letteraria regionale, in quegli anni segnata soprattutto da Fucini. Appassionato anticlericale, fondò a Siena nel 1913 con Federigo Tozzi e Domenico Giuliotti il settimanale "La Torre", che si autodefinì «organo della reazione cattolica». Partecipò alla prima guerra mondiale distinguendosi per atti di valore.
Una notte tranquilla nella stanza dei bambini prende all’improvviso una piega straordinaria per Wendy Darling e i suoi fratellini. Il bimbo sperduto volante Peter Pan e la sua amica fatina Trilli li portano via verso grandi avventure sull’Isola che non c’è. Ancora in abiti da notte si troveranno a incontrare sirene e fatine, ma anche una banda di pirati guidata dal perfido Capitan Uncino, che cerca disperatamente di vendicarsi su Peter Pan. Il classico del 1911 di J.M. Barrie immortala lo spirito eterno dell’infanzia nella figura del famoso bambino che si rifiuta di crescere. "Peter Pan, o il ragazzo che non voleva crescere" racconta la straordinaria storia di Peter, Wendy, Trilli e i Bimbi sperduti resa poi immortale dal film animato Disney del 1953.J. M. Barrie (1860-1937) è stato uno scrittore e drammaturgo scozzese. È noto soprattutto per aver creato il tanto amato personaggio di Peter Pan, reso celebre dal film animato della Disney del 1953.
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