Bag om Cantico per un re
In un antico monastero benedettino della Baviera, poco dopo il mille un dotto abate compilò un originale commento al Cantico dei Cantici, quel magnifico libro della Bibbia che ha in sé passione e altissima poesia, dedicandolo ad un giovane re: Enrico IV di Franconia, il re che si umiliò a Canossa per ottenere il perdono da papa Gregorio VII. E questo cantico seguì il re per sempre.Ripercorrendo la vita di questo sovrano la cifra che più di ogni altra balza agli occhi è la solitudine. Solitudine di bambino, rimasto orfano del padre ad appena sei anni; solitudine di adolescente, rapito dai nobili a 11 anni e cresciuto lontano dalla madre, amata e buona ma forse non del tutto all'altezza del difficile compito di reggente; solitudine di giovane re, impegnato a realizzare un difficile progetto politico contro i grandi del regno e a favore di nuove classi sociali emergenti nelle città, abbandonato da tutti e perennemente in lotta contro forti coalizioni nemiche. Infine solitudine di vecchio sovrano tradito dai figli e fatto prigioniero. Accanto a questa però vi è anche la cifra del coraggio indomito e della fede incrollabile nel suo ruolo sacrale di re " per diritto divino" che ci restituisce una figura drammaticamente complessa e a volte contraddittoria, ma in un certo senso più umana e vicina di quanto una certa storia ci abbia tradizionalmente tramandato.
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