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Il presente testo è una introduzione elementare, ma non banale, alla filosofia della religione. Il suo scopo è offrire al lettore una panoramica generale della disciplina così come questa viene in genere concepita secondo la cosiddetta prospettiva analitica, anche se il suo approccio non è strettamente analitico. Vengono esplorati i seguenti argomenti: la natura della religione e della filosofia della religione, l'ateismo e l'agnosticismo, il problema del male, le prove dell'esistenza di Dio, la giustificazione della credenza religiosa, l'esperienza religiosa, la natura di Dio, il rapporto tra religione e morale, i miracoli, la morte e il destino dell'anima, la pluralità religiosa. Il volume mostra come i filosofi affrontano questi temi, illustrando le loro diverse posizioni nei confronti degli stessi e il modo in cui tali posizioni vengono argomentate e contro-argomentate. Il taglio esplicitamente divulgativo dell'opera rende i suoi contenuti accessibili a qualsiasi lettore interessato alla materia, a prescindere dalle sue conoscenze pregresse in merito alla medesima. .
Il Protovangelo di Giacomo è uno degli apocrifi cristiani più antichi che ci siano pervenuti. Risale al II secolo ed è incentrato attorno alla figura della Vergine Maria, narrandoci della sua famiglia, del suo incontro con Giuseppe, della sua gravidanza, della nascita di Gesù e degli eventi immediatamente seguenti alla stessa. Il contenuto di questo testo ha avuto un influsso considerevole nella storia dell'arte, della devozione e della teologia cristiane. Suo tema portante è la glorificazione di Maria quale madre del Signore Gesù. In questo volume se ne presenta una versione italiana completamente nuova accompagnata da un ricco apparato di note esegetiche a cura di Adriano Virgili.
Che cos'è una religione? Che cosa hanno in comune i riti di possessione del vodou e la meditazione buddhista? Perché consideriamo come delle pratiche religiose due cose così diverse tra di loro come la messa cattolica e la dieta taoista? In questo volume, che appare qui nella sua terza edizione in una veste grafica completamente rinnovata, si espone un tentativo di dare una risposta a questi interrogativi. L'impostazione del saggio è prettamente storico-religiosa e la tesi che qui viene proposta vuole porsi come un significativo contributo agli studi del settore. Anche il lettore non specialista troverà però stimolanti le informazioni e le riflessioni contenute in queste pagine, scritte con un linguaggio semplice e scorrevole, con un intento volutamente divulgativo.
Il termine "apocrifo" deriva dal greco apókryphos, "segreto", e indica ognuno degli scritti bollati dalle autorità ecclesiastiche come spuri o di dubbio valore rispetto alle Scritture canoniche approvate e promosse come documenti ispirati e quali fondamento della fede cristiana. Tali libri sono però una testimonianza estremamente preziosa di ciò che i cristiani antichi e medievali credevano relativamente a Gesù e al suo insegnamento, ai margini o al di là di quanto veniva considerato come l'insegnamento ortodosso della chiesa. Nel presente volume viene proposto un ritratto di questo Gesù "segreto". Sfogliandolo, il lettore avrà la possibilità di immergersi direttamente nel cuore della letteratura cristiana apocrifa, della quale troverà un'accurata selezione dei testi più significativi e suggestivi, accompagnati da note esplicative atte ad inquadrare i brani citati e a fornire una guida essenziale per la loro comprensione.
Dalla prefazione di Angelo D'Agostino: "Nessuno si illuda [...] che Virgili sia un ingenuo apologeta e che il libro che ha tra le mani sia un trattatello fazioso e risibile. Sarebbe un grande errore! Si scontra su un terreno filosofico con teste pensanti come Hume; su quello storico con miticisti come R. Carrier. Parla agli scettici con la terza via di Tommaso d'Aquino, dialoga e argomenta di continuo con studiosi rinomati come R. Brown, R. Bauckham e L. Hurtado. Arriva ai suoi obbiettivi senza mai zoppicare: conosce e usa la patristica, le fonti giudaiche, la letteratura intertestamentaria e la storia della ricerca sul Gesù storico. Il metodo adottato, quello minimalista, non gli impedisce di prendere le proprie decisioni critiche su alcuni argomenti come quello del vaticinium ex eventu nella parte terza del libro. Indizio, quest'ultimo, dell'obbiettività e serietà scientifica dell'autore. La mia prima impressione appena finito di leggerlo è stata quella di aver letto un manuale di teologia multi-disciplinare con un unico obbiettivo. Una introduzione argomentata e ben intessuta. Un libro per tutti, che paradossalmente non necessita di nessuna fede previa. Un libro che si preoccupa dell'intelletto tanto quanto dell'anima."
Tommaso d'Aquino è un gigante della filosofia, eppure il suo pensiero è generalmente considerato superato. Se in parte questo è dovuto ai diversi secoli che separano la cultura del suo tempo dalla nostra, in parte è anche dovuto al fatto che i lettori moderni possono rimanere spiazzati dall¿ampiezza dei temi che questi affronta, non lasciando fuori praticamente alcun campo della conoscenza. Tuttavia, un giusto approccio al suo pensiero può rivelare quanto spesso le sue idee sulle questioni più varie possano risultare rilevanti anche per l¿oggi, nonostante l¿apparente semplicità dei concetti base che egli introduce come strumenti per analizzare qualsiasi oggetto di indagine. Inoltre, e soprattutto, l'Aquinate ha davvero tantissimo da dire attorno alle domande e ai dubbi della contemporaneità, offrendo una chiave di lettura valida per molte questioni aperte del nostro tempo. Nel presente libro, l'autore riesce a sintetizzare efficacemente la filosofia di Tommaso senza indulgere in tecnicismi e mantenendo sempre un occhio aperto sul presente.
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