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This German Turnierbuch manuscript is composed of 112 sheet includes depictions of contestants equipped for various tournaments; a renaissance parade preceding a late form of tournament called a carrousel; This album represent specifically the participants in tournaments known as Gesellenstrechen, or bachelors' jousts, held in Nuremberg (Germany) between 1446 and 1561; We find also depictions of pageant sleighs, some of which were used in a parade held in the winter of 1640-41. The illustrations are probably the work of a renaissance artist or a Briefmaler, a particular letter painter, who also would have written and embellished official documents and painted rich coats-of-arms.In many instances, the names of the tournament participants are written above them. They are armed for the Gestech (German tournament), the joust fought with blunt lances. This rare Turnierbuch such as provide an invaluable record of the jousters' colorful costumes, fanciful crests, and humorous, often satirical emblems that decorated the jouster's shields and horse trappings.This rare manuscript was bought in 1921 by a French collector, and today is part of the MET collection (The Metropolitan Museum of Art of New York).In appendix we have insert 16 wonderful color plates from the German reprint book of 1918: Hans Burgkmair des Jungeren - Turnierbuch vom 1529.
Questo libro composto da decine di immagini rare e restaurate, è dedicato alla grande operazione anfibia condotta dagli alleati nel corso dell'operazione denominata Shingle (ciottolo) che ebbe inizio il 22 gennaio del 1944, nell'area di Anzio e Nettuno in prossimità della capitale italiana. Con moltissime immagini ricche di note, il libro mostra l'evolversi dello scontro di quei primi giorni del 1944, quando sbarcarono ben 36,000 uomini e 3,200 mezzi militari. L'opposizione tedesca fu minima quel giorno, e le perdite alleate irrisorie, ma tutto cambiò nei giorni successivi...
The Battle of Anzio also called Operation Shingle was the most important Allied amphibious landing of the Italian Campaign of World War II that took place from January 22, 1944 (beginning with the Allied amphibious landing) to June 5, 1944 (ending with the capture of Rome).The operation was opposed by German forces in the coastal area of Anzio and Nettuno, some 30 miles south of Rome.Although resistance had been expected, as seen at Salerno during 1943, the initial landings were essentially unopposed, with the exception of poor air attacks operated by the Luftwaffe German air force. By midnight of the same day about 36,000 soldiers and 3,200 vehicles had landed on the two principal beaches of Anzio and Nettuno. The Allied lost thirteen troops (killed), and 97 wounded; about 200 Germans had been taken as war prisoners.The 1st Division penetrated 3 km inland, the Rangers captured Anzio's port, the 509th PIB captured Nettuno, and the 3rd Division penetrated just to 5 km inland. In the first days of operations, the command of the Italian resistance movement had a meeting with the Allied General Headquarters: it offered to guide the Allied Force in the Alban Hills territory, but the Allied Command refused the proposal.The operation was initially commanded by......
Il secondo volume sull'esercito del Regno Italico è dedicato alla cavalleria di linea e ai corpi a cavallodella Guardia reale, come i Dragoni della Guardia, le Guardie d'Onore e la Gendarmeria Reale.Come al solito vengono passate in rassegna regolamenti ed uniformi dei vari corpi. La seconda partedel libro è invece dedicata alle vicende militari compiute dall'Esercito Italico negli anni dal 1805-1814.Dopo esserci occupati delle varie campagne d'Italia nel primo volume, procediamo in questo studiocon la narrazione della famosa campagna militare di Russia del 1812. La guerra di Spagna, infine, saràargomento trattato nel terzo e ultimo volume della serie dedicata all'esercito del Regno Italico. Quellain terra russa fu un'avventura militare avviata con le trombe squillanti, con gli squadroni baldanzosiche calpestavano il sacro suolo russo, certi di andare a cogliere facili successi, ma che invece terminòin un completo disastro che riportò a casa meno di un decimo dei soldati che erano partiti. Nellacampagna di Russia parteciparono numerosi Italiani: parecchie migliaia (piemontesi e liguri) sottobandiera francese perché appartenenti a paesi annessi all'Impero, dodicimila napoletani agli ordinidi Re Gioacchino Murat, ed infine ben ventisettemila sotto le insegne del Regno Italico. I Napoletaniformarono due brigate al diretto comando di generali italiani, poiché il loro Re Gioacchino era statoposto alla testa di tutta la cavalleria della Grande Armée da Napoleone Bonaparte in persona, il qualeaveva grande fiducia nel suo cavaliere per antonomasia.I ventisettemila Italiani del Regno Italico, materia del nostro studio, erano suddivisi fra la GuardiaReale guidata da Teodoro Lechi, e nella 15a divisione del IV Corpo d'armata imperiale, il quale eraa sua volta posta sotto il supremo comando del Viceré d'Italia Eugenio de Beauharnais. Infine altredue divisioni del medesimo corpo, la 13a e la 14a, avevano bandiera francese, ma erano in gran parteformate da italiani dei paesi annessi all'Impero.Di tutte le armi italiane presenti in Russia (ma anche in Spagna) quella di cavalleria fu quella chemaggiormente si distinse e si coprì di gloria!
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