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Le tavole presentate in questo volume provengono da due antichi e rarissimi volumi appartenenti alla nostra collezione e a quelle dei nostri collaboratori. Essi contengono alcune decine di tavole litografiche in grande formato splendidamente illustrate.Il primo è opera di due insigni artisti contemporanei: Lorenzo Pedrone e Francesco Gonin e fanno riferimento all'esercito di Sua Maestà il re di Sardegna negli anni immediatamente precedenti la prima guerra di Indipendenza del 1848.Si tratta di 30 tavole accompagnate da cartigli indicanti alcune note uniformologiche. Nella seconda parte invece presentiamo una raccolta di 20 tavole litografiche a cui sono state aggiunte 2 tavole di dimensione doppia al termine del volume, relative alla guerra di Crimea del 1854-55, alla Battaglia di Cernaja e ai piemontesi sotto le mura di Sebastopoli. Ogni tavola è accompagnata da una nota didascalica descrittiva l'evento rappresentato in seconda pagina. Le tavole sono tutte relative a eventi di guerra avvenuti sul campo di battaglia, vi sono ritratti eroi morenti, militari e scene d'insieme.
LA GUERRA DEI TRENT'ANNI 1618-1648 IL PRIMO GRANDE CONFLITTO EUROPEO Con il termine Guerra dei Trent'anni vengono definiti tutti quei conflitti combattuti tra il 1618 e il 1648, in cui furono coinvolte tutte le maggiori potenze dell'Europa continentale. Gli scontri, maturati da fattori religiosi e politici, ebbero inizio fra i seguaci tedeschi della Riforma protestante contro i loro connazionali cattolici, entrambi appoggiati da potenze e fazioni esterne. Subito dopo la prima fase boema iniziata con una rivolta religiosa che avrebbe potuto facilmente venire isolata,la guerra travolse nella lotta, in modi diversi, quasi tutti gli stati europei. Al conflitto iniziale si aggiunsero quindi rivalità dinastiche, la determinazione di molti principi tedeschi di liberarsi dal potere imperiale e l'opposizione di alcune potenze europee (soprattutto Svezia e Francia) al predominio imperiale degli Asburgo. La guerra, che fu una tra le più distruttive della storia europea e mondiale, viene tradizionalmente suddivisa in quattro fasi: la boemo-palatina-tedesca (1618-1625); la fase danese-olandese (1625-1629); la fase svedese (16301635) ed infine la fase francese (1635-1648). Questo scontro fu una catastrofe che gettò gran parte dell'Europa in un abisso di crudeltà, immani disastri e di barbarie. Tuttavia, benché gli stati scandinavi, Francia e Inghilterra, l'Italia e i Paesi Bassi rappresentassero una parte pur consistente nella tragedia, principale teatro della guerra fu quasi sempre l'impero, rappresentato in gran parte dalla attuale Germania, e primi a soffrirne furono per l'appunto il popolo tedesco e quello boemo. Il conflitto aggiunse una grave depressione sociale ad una drastica crisi economica, producendo devastazioni feroci di cui la storia offre pochi esempi. Le popolazioni rurali, i contadini e tutti i cittadini dell'impero tedesco subirono il peggio: saccheggi, carestia, fame, persino cannibalismo. Interi villaggi scomparvero e intere popolazioni sterminate (famoso fra tutti il famigerato sacco di Magdeburgo). La Germania, che agli inizi del secolo era in primo piano nella civiltà europea, alla fine della guerra si ritrovò priva di letteratura e di arte, nella bancarotta più profonda, con un paese insomma che ricominciava da zero, richiamando in ciò il titolo del famoso film di Roberto Rossellini, "Germania anno zero" anch'esso ambientato alla fine di un'altra disastrosa guerra che coinvolse il popolo tedesco quasi tre secoli dopo.
LA GUERRA DEI TRENT'ANNI 1618-1648IL PRIMO GRANDE CONFLITTO EUROPEOCon il termine Guerra dei Trent'anni vengono definiti tutti quei conflitti combattuti tra il 1618 e il 1648, in cui furono coinvolte tutte le maggiori potenze dell'Europa continentale.Gli scontri, maturati da fattori religiosi e politici, ebbero inizio fra i seguaci tedeschi della Riforma protestante contro i loro connazionali cattolici, entrambi appoggiati da potenze e fazioni esterne. Subito dopo la prima fase boema iniziata con una rivolta religiosa che avrebbe potuto facilmente venire isolata,la guerra travolse nella lotta, in modi diversi, quasi tutti gli stati europei.Al conflitto iniziale si aggiunsero quindi rivalità dinastiche, la determinazione di molti principi tedeschi di liberarsi dal potere imperiale e l'opposizione di alcune potenze europee (soprattutto Svezia e Francia) al predominio imperiale degli Asburgo.La guerra, che fu una tra le più distruttive della storia europea e mondiale, viene tradizionalmente suddivisa in quattro fasi: la boemo-palatina-tedesca (1618-1625); la fase danese-olandese (1625-1629); la fase svedese (16301635) ed infine la fase francese (1635-1648).Questo scontro fu una catastrofe che gettò gran parte dell'Europa in un abisso di crudeltà, immani disastri e di barbarie. Tuttavia, benché gli stati scandinavi, Francia e Inghilterra, l'Italia e i Paesi Bassi rappresentassero una parte pur consistente nella tragedia, principale teatro della guerra fu quasi sempre l'impero, rappresentato in gran parte dalla attuale Germania, e primi a soffrirne furono per l'appunto il popolo tedesco e quello boemo.Il conflitto aggiunse una grave depressione sociale ad una drastica crisi economica, producendo devastazioni feroci di cui la storia offre pochi esempi. Le popolazioni rurali, i contadini e tutti i cittadini dell'impero tedesco subirono il peggio: saccheggi, carestia, fame, persino cannibalismo.Interi villaggi scomparvero e intere popolazioni sterminate (famoso fra tutti il famigerato sacco di Magdeburgo).La Germania, che agli inizi del secolo era in primo piano nella civiltà europea, alla fine della guerra si ritrovò priva di letteratura e di arte, nella bancarotta più profonda, con un paese insomma che ricominciava da zero, richiamando in ciò il titolo del famoso film di Roberto Rossellini, "Germania anno zero" anch'esso ambientato alla fine di un'altra disastrosa guerra che coinvolse il popolo tedesco quasi tre secoli dopo.
LA GUERRA DEI TRENT'ANNI 1618-1648 IL PRIMO GRANDE CONFLITTO EUROPEO Con il termine Guerra dei Trent'anni vengono definiti tutti quei conflitti combattuti tra il 1618 e il 1648, in cui furono coinvolte tutte le maggiori potenze dell'Europa continentale. Gli scontri, maturati da fattori religiosi e politici, ebbero inizio fra i seguaci tedeschi della Riforma protestante contro i loro connazionali cattolici, entrambi appoggiati da potenze e fazioni esterne. Subito dopo la prima fase boema iniziata con una rivolta religiosa che avrebbe potuto facilmente venire isolata,la guerra travolse nella lotta, in modi diversi, quasi tutti gli stati europei. Al conflitto iniziale si aggiunsero quindi rivalità dinastiche, la determinazione di molti principi tedeschi di liberarsi dal potere imperiale e l'opposizione di alcune potenze europee (soprattutto Svezia e Francia) al predominio imperiale degli Asburgo. La guerra, che fu una tra le più distruttive della storia europea e mondiale, viene tradizionalmente suddivisa in quattro fasi: la boemo-palatina-tedesca (1618-1625); la fase danese-olandese (1625-1629); la fase svedese (16301635) ed infine la fase francese (1635-1648). Questo scontro fu una catastrofe che gettò gran parte dell'Europa in un abisso di crudeltà, immani disastri e di barbarie. Tuttavia, benché gli stati scandinavi, Francia e Inghilterra, l'Italia e i Paesi Bassi rappresentassero una parte pur consistente nella tragedia, principale teatro della guerra fu quasi sempre l'impero, rappresentato in gran parte dalla attuale Germania, e primi a soffrirne furono per l'appunto il popolo tedesco e quello boemo. Il conflitto aggiunse una grave depressione sociale ad una drastica crisi economica, producendo devastazioni feroci di cui la storia offre pochi esempi. Le popolazioni rurali, i contadini e tutti i cittadini dell'impero tedesco subirono il peggio: saccheggi, carestia, fame, persino cannibalismo. Interi villaggi scomparvero e intere popolazioni sterminate (famoso fra tutti il famigerato sacco di Magdeburgo). La Germania, che agli inizi del secolo era in primo piano nella civiltà europea, alla fine della guerra si ritrovò priva di letteratura e di arte, nella bancarotta più profonda, con un paese insomma che ricominciava da zero, richiamando in ciò il titolo del famoso film di Roberto Rossellini, "Germania anno zero" anch'esso ambientato alla fine di un'altra disastrosa guerra che coinvolse il popolo tedesco quasi tre secoli dopo.
LA GUERRA DEI TRENT'ANNI 1618-1648IL PRIMO GRANDE CONFLITTO EUROPEOCon il termine Guerra dei Trent'anni vengono definiti tutti quei conflitti combattuti tra il 1618 e il 1648, in cui furono coinvolte tutte le maggiori potenze dell'Europa continentale.Gli scontri, maturati da fattori religiosi e politici, ebbero inizio fra i seguaci tedeschi della Riforma protestante contro i loro connazionali cattolici, entrambi appoggiati da potenze e fazioni esterne. Subito dopo la prima fase boema iniziata con una rivolta religiosa che avrebbe potuto facilmente venire isolata,la guerra travolse nella lotta, in modi diversi, quasi tutti gli stati europei.Al conflitto iniziale si aggiunsero quindi rivalità dinastiche, la determinazione di molti principi tedeschi di liberarsi dal potere imperiale e l'opposizione di alcune potenze europee (soprattutto Svezia e Francia) al predominio imperiale degli Asburgo.La guerra, che fu una tra le più distruttive della storia europea e mondiale, viene tradizionalmente suddivisa in quattro fasi: la boemo-palatina-tedesca (1618-1625); la fase danese-olandese (1625-1629); la fase svedese (16301635) ed infine la fase francese (1635-1648).Questo scontro fu una catastrofe che gettò gran parte dell'Europa in un abisso di crudeltà, immani disastri e di barbarie. Tuttavia, benché gli stati scandinavi, Francia e Inghilterra, l'Italia e i Paesi Bassi rappresentassero una parte pur consistente nella tragedia, principale teatro della guerra fu quasi sempre l'impero, rappresentato in gran parte dalla attuale Germania, e primi a soffrirne furono per l'appunto il popolo tedesco e quello boemo.Il conflitto aggiunse una grave depressione sociale ad una drastica crisi economica, producendo devastazioni feroci di cui la storia offre pochi esempi. Le popolazioni rurali, i contadini e tutti i cittadini dell'impero tedesco subirono il peggio: saccheggi, carestia, fame, persino cannibalismo.Interi villaggi scomparvero e intere popolazioni sterminate (famoso fra tutti il famigerato sacco di Magdeburgo).La Germania, che agli inizi del secolo era in primo piano nella civiltà europea, alla fine della guerra si ritrovò priva di letteratura e di arte, nella bancarotta più profonda, con un paese insomma che ricominciava da zero, richiamando in ciò il titolo del famoso film di Roberto Rossellini, "Germania anno zero" anch'esso ambientato alla fine di un'altra disastrosa guerra che coinvolse il popolo tedesco quasi tre secoli dopo.
LA GUERRA DEI TRENT'ANNI 1618-1648IL PRIMO GRANDE CONFLITTO EUROPEOCon il termine Guerra dei Trent'anni vengono definiti tutti quei conflitti combattuti tra il 1618 e il 1648, in cui furono coinvolte tutte le maggiori potenze dell'Europa continentale.Gli scontri, maturati da fattori religiosi e politici, ebbero inizio fra i seguaci tedeschi della Riforma protestante contro i loro connazionali cattolici, entrambi appoggiati da potenze e fazioni esterne. Subito dopo la prima fase boema iniziata con una rivolta religiosa che avrebbe potuto facilmente venire isolata,la guerra travolse nella lotta, in modi diversi, quasi tutti gli stati europei.Al conflitto iniziale si aggiunsero quindi rivalità dinastiche, la determinazione di molti principi tedeschi di liberarsi dal potere imperiale e l'opposizione di alcune potenze europee (soprattutto Svezia e Francia) al predominio imperiale degli Asburgo.La guerra, che fu una tra le più distruttive della storia europea e mondiale, viene tradizionalmente suddivisa in quattro fasi: la boemo-palatina-tedesca (1618-1625); la fase danese-olandese (1625-1629); la fase svedese (16301635) ed infine la fase francese (1635-1648).Questo scontro fu una catastrofe che gettò gran parte dell'Europa in un abisso di crudeltà, immani disastri e di barbarie. Tuttavia, benché gli stati scandinavi, Francia e Inghilterra, l'Italia e i Paesi Bassi rappresentassero una parte pur consistente nella tragedia, principale teatro della guerra fu quasi sempre l'impero, rappresentato in gran parte dalla attuale Germania, e primi a soffrirne furono per l'appunto il popolo tedesco e quello boemo.Il conflitto aggiunse una grave depressione sociale ad una drastica crisi economica, producendo devastazioni feroci di cui la storia offre pochi esempi. Le popolazioni rurali, i contadini e tutti i cittadini dell'impero tedesco subirono il peggio: saccheggi, carestia, fame, persino cannibalismo.Interi villaggi scomparvero e intere popolazioni sterminate (famoso fra tutti il famigerato sacco di Magdeburgo).La Germania, che agli inizi del secolo era in primo piano nella civiltà europea, alla fine della guerra si ritrovò priva di letteratura e di arte, nella bancarotta più profonda, con un paese insomma che ricominciava da zero, richiamando in ciò il titolo del famoso film di Roberto Rossellini, "Germania anno zero" anch'esso ambientato alla fine di un'altra disastrosa guerra che coinvolse il popolo tedesco quasi tre secoli dopo.
The Imperial and Royal or Imperial Austrian Army (German: Kaiserlich-königliche Armee, abbreviation "K.K. Armee") was the armed force of the Holy Roman Empire under its last monarch, the Habsburg Emperor Francis II, although in reality, it was nearly all composed of the Habsburg army. When the Holy Roman Empire was dissolved in 1806, it assumed its title of the Army of the Austrian Empire under the same monarch, now known as Emperor Francis I of Austria.The ancient name of "Imperial-Royal Army" was used from 1745, as "Royal" referred to the Apostolic Kingdom of Hungary, which was not part of the Holy Roman Empire, but under Habsburg rule. The key feature of the army of the Austrian Empire during the Revolutionary and Napoleonic Wars (1792-1815) was that, due to the multi-national nature of the territories, regiments were split into German units (which included Czech-troops recruited from Bohemia, Moravia and Silesia, Polish and Ukrainian units recruited from the territory of Galicia, Flemings and Walloons territory of the former Austrian Netherlands, and Italians) and Hungarian units (which included troops from Croatia and Transylvania).
Correva l'Anno del Signore 1590. Così scriveva un soddisfatto e pago Alvise Grimani, l'allora comandante veneto della piazza di Bergamo, al termine dei lavori di realizzazione degli oltre cinque chilometri di mura porte e bastioni : "La città è tutta serrata con baluardi e i suoi membri quasi tutti terrapienati, compite le piazze, i parapetti e le traverse per coprirsi dalle vicine colline e la fortezza col circuito di tre miglia è¿ bellissima". Bergamo, lo possiamo affermare senza tema di smentita, è una bellissima città ; essa vanta un notevole numero di vestigia, monumenti, curiosità ecc. Tuttavia ciò che la rende universalmente nota e unica à¿ certamente il suo fantastico skiline. Un'ideale scenografia in cui si specchia una città lussuosamente piazzata su ameni colli, abbracciata da quella favolosa corona che sono le sue mura venete, a loro volta impreziosite da una splendida cortina di alberi tutt'attorno. In questo libro tuttavia, si racconta anche della Bergamo esistente prima delle mura rinascimentali. Quando a far da anello protettivo alla città orobica, ci pensavano le fortificazioni romane prima e quelle medievali poi.
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