Bøger af Micaela Fumagalli

Ho sempre adorato Giacomo Leopardi.Ho sempre desiderato conoscerlo ed essergli amica. Gli ho sempre voluto bene.E quando scrivo "voluto bene" intendo proprio che ho sempre nutrito un profondo affetto per lui. Questo racconto è un'opera completamente di fantasia, certo, ma è anche l'unico modo per poter rendere reale questo mio antico e mai passato desiderio di averlo come amico carissimo. In fondo, si tratta di soli tre giorni in un'intera vita, ma passati con Giacomo, in una quotidianità privata tanto più preziosa, per me, di tutto il Conte Leopardi pubblico. La prima edizione cartacea di "Giacomo" (2006) ha l'onore di essere ospitata presso il Centro Nazionale Studi Leopardiani a Recanati.

Come molta gente della mia età, quando penso al concetto di "persona di colore" la prima cosa che mi viene in mente è qualche flash dei nostri bonari "Vu' cumprà". Realtà così diverse da quelle narrate, per esempio, dalla serie TV "Radici" o, ancora, dalle pagine di "Huckleberry Finn" o de "La capanna dello zio Tom". "Moses" non è tanto diverso da queste storie, con la differenza che, questa volta, l'ho scritta io. Moses non è solo una storia, non è solo un libro, diventa un concetto, una realtà, una domanda a cui cercare una risposta o sulla quale confrontarsi. Moses è importante, perchè alla fine la risposta la troviamo nei suoi occhi, nei nostri che scorrono le parole e leggono la sua storia, che si chiudono per cercare di non vedere, che si spalancano davanti alla verità.Questa storia si intitola "Moses" perchè Moses è la domanda; mi auguro con tutto il cuore che Margareth Dalton possa un giorno diventare la risposta.

La caduta del Fascismo e la verità sui campi di concentramento italiani visti con gli occhi di Cesare, attraverso le sue lettere all'amata Lena. Ma chi era Cesare per la Storia? Perché lo spirito di Lena non riesce a darsi pace, dopo tanti anni? Il diritto/dovere alla memoria si trasforma nel trionfo della vita e dell'amore sulla morte. Per non dimenticare.

Nelle acque ferraresi giovani donne vengono ritrovate brutalmente assassinate, tutti gli indizi conducono il Commissario Fosco sulle tracce di un serial killer. Possibile che si tratti proprio di Ludwig, che segnò la cronaca nera italiana con i suoi efferati delitti tra il 1977 e il 1984? Ma chi - o cosa - è davvero Ludwig?

Estate. Litorale ferrarese. Un serial killer uccide le sue vittime ispirato da alcuni versetti del Vangelo di Matteo. Il Commissario Cesare Fosco è chiamato ad investigare sul caso, che si intreccia via via con la vita di una giovane scrittrice, provocatrice involontaria e vittima predestinata dell'assassino. La ricerca di Fosco lo porterà, infine, a scoprire anche se stesso

Mi chiamo Bortolo.Il mio cognome non è importante, e anche se ero tra loro, non lo troverete nella lista dei famosi Mille partiti dallo scoglio di Quarto il 5 maggio del 1860 e sbarcati a Marsala la settimana successiva per liberare i fratelli italiani del Regno delle Due Sicilie dalla tirannia e dalle barbarie dei Borboni. E' più importante dirvi che non eravamo in Mille, non era Quarto, non dovevamo sbarcare a Marsala e, soprattutto, che i nostri fratelli del Sud non avevano il benché minimo bisogno di essere liberati da chicchessia. La Storia la fanno i vincitori. Va bene, se la tengano pure. Ma io ora grido a gran voce: Gloria ai vinti! La storia si può sempre riscrivere, la Gloria dimora nell'animo e quella, no, davvero non ve la toglierà più nessuno.

Il mondo è minacciato da Gmor, l'Informe. Elfi, Nani e Uomini si ergono a difesa della civiltà contro Gnomi e Troll in un epico scontro tra Bene e Male, mentre Noah, Druido Custode del Tempo e dello Spazio, con l'aiuto di Heloin, giovane donna giunta da un altro Qui ed Ora, guida i Rappresentanti dei Popoli nel viaggio alla ricerca dell'Essenza, l'unica forza davvero in grado di distruggere Gmor. Ma l'Essenza è molto di più, è l'intima scintilla di vita che brilla in ognuno di noi, e Noah per primo dovrà imparare a conoscere se stesso per riuscire a compiere la propria missione.Perché il nostro destino non è scritto, il nostro destino siamo noi.