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Iolanda Crimi (1901/1985) era figlia di un puparo di Francofonte. Aveva tre nomi, Iolanda Elena Margherita, che la legavano al mondo delle gesta dei paladini e ai reali, e persino alla Jolanda figlia del Corsaro Nero di salgariana memoria. Si porterà sempre dentro questo spirito, legato al padre: libertario e guasconesco. Anche quando nel 1943 entrerà a Roma nella Resistenza antifascista, e poi nelle sue scelte di vita successive. Nel 1962 scrive "Donne siciliane nella Resistenza", la sua autobiografia. Vivrà poi a Catania e a Francofonte, figura esemplare di antifascista siciliana e di donna. Il saggio di Pina La Villa ripercorre gli anni centrali della vita di Iolanda Crimi, inseriscono la sua personale storia alla Storia di quegli anni.
Il Sessantotto non è avvenuto solo a Roma o nel Nord Italia. C'è stato un Sessantotto anche nel Sud, e in Sicilia. Qual è stato l'apporto e quali sono state le caratteristiche del Sessantotto delle periferie? E quale "periferia", quale "centro"?Come ha funzionato l'incontro / scontro tra modernità e resistenze locali? Questo è il primo studio organico che sia stato fatto sul Sessantotto in Sicilia, in occasione del "trentennale" del Sessantotto (Bologna 1998, a cura dell'istituto Gramsci Emilia Romagna). Lo ripubblichiamo in forma ampliata come utile materiale documentario per il "cinquantenario" del 2018 e per i successivi.
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