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Il rapporto tra fratelli è da sempre tribolato e colmo di significati, lo è da Caino e Abele, passando per Romolo e Remo e ¿I fratelli Karamazov¿, l'ultimo romanzo scritto da Fëdor Dostoevskij, fino a ¿Fratelli¿ dello scrittore ispanista Carmelo Samonà (Palermo, 17 marzo 1926 ¿ Roma, 17 marzo 1990). Vogliamo provare a incontrare l¿anima perversa del nostro sangue? Siamo pronti a immergerci totalmente in quegli angoli nascosti e mai confessati di noi stessi? Ci sono pratiche della nostra anima, che difficilmente possono essere scritte e archiviate, così, senza bagnarci in acque sacre, in grado di purificare i nostri pensieri. Miei cari fratelli e sorelle, ovunque voi siate, trovate, se volete, il tempo necessario e il giusto coraggio per far fronte alle responsabilità di un viaggio all¿interno della vostra musica preferità, dei vostri libri e poesie del cuore, dei vostri film prediletti e di voi stessi.
L'autore ci porta a conoscere una realtà, accampata tra un senso religioso e le vicende di un insegnante che, allontanato da un ginnasio di città per aver insegnato ai suoi studenti le teorie di Darwin, è relegato in un paesino racchiuso tra montagne e miseria umana. Opera di interesse molteplice e di commovente complessità, fa vibrare tutte le corde del romanzo giallo, rosa e storico.« Senza discussioni il libro più bello di Affinati, il più armonioso in una raggiunta oggettivazione di vicende, caratteri, atmosfere e paesaggi… »
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