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An inspiring, landmark book that traces a 100 years of protest and resistance in Britain, edited by Academy Award-winning film director and artist Sir Steve McQueen with Turner Contemporary Gallery.
This book contains over 70 pie recipes. This is a complete book in the sense of having a recipe for anything I am likely to cook. I have perfected these recipes over time. As the title reads, "The Secret Lives of Pies", I would fix any of these desserts for my family. These recipes are guaranteed to satisfy any sweet desires.
This book is about being different, helping one another out, and racism. Realizing that just because someone is different doesn't mean you cannot become friends and help each other out.About the AuthorSteve McQueen writes books, which, considering where you're reading this, makes perfect sense. He's best known for writing spiritual and self-help books. He also writes cookbooks on cakes, pies, and cookies. He enjoys the outdoors, as he believes all right-thinking people should. McQueen lives at the beautiful Lake of the Ozarks, in Missouri, with his wife and son, Isaac. Before he started writing children's books, he was busy with his landscaping company. However, his favorite job is spending time with his son, enjoying the great outdoors…
Il volume, disegnato da Irma Boom e ideato insieme allo stesso Steve McQueen, a cura di Vicente Todolí, raccoglie alcune delle opere più rappresentative realizzate negli ultimi vent'anni dall'artista e regista britannico. Negli ultimi anni l'artista ha infatti esercitato una grande influenza sull'utilizzo della cinematografia come medium artistico, realizzando alcune tra le più significative opere con immagini in movimento ideate per spazi espositivi e ha diretto quattro lungometraggi: Hunger (2008), Shame (2010), 12 anni schiavo (2013) e Widows - Eredità criminale (2018). In Pirelli HangarBicocca, negli spazi delle Navate e del Cubo, sono presentati video, film e installazioni in stretta connessione con il contesto architettonico industriale, oltre a un progetto espositivo unico e site-specific, con opere riunite qui per la prima volta che danno vita a una narrazione visiva, rivelando il radicale approccio dell'artista alla realtà e offrendo l'opportunità di conferire nuove letture al lavoro di McQueen. Il titolo dell'esposizione prende spunto proprio dall'omonima installazione video inedita dell'artista, Sunshine State (2022), commissionata e prodotta dall'International Film Festival Rotterdam (IFFR) 2022 e presentata qui in anteprima assoluta. Come osserva Vicente Todolí, «¿Sunshine State¿ approfondisce ulteriormente i temi ricorrenti nella pratica di McQueen, esplorando questioni attuali e urgenti come l'identità e il post-colonialismo, mettendo in discussione l'instabilità e la fragilità dell'idea di libertà individuale nel mondo occidentale. Partendo dall'esperienza e dall'oppressione delle comunità nere discriminate, McQueen sviluppa una riflessione più ampia sull'essere umano. Nei suoi film sperimentali e video, l'artista proietta poeticamente la propria presenza sui soggetti raffigurati, sottolineando lo stretto legame tra essenza corporea e soggettività, tra la realtà e la sua rappresentazione». Il volume dà ampio spazio a testi critici di storici dell'arte e curatori ¿ Paul Gilroy, Cora Gilroy-Ware, Solveig Nelson ¿, a una conversazione con l'artista a cura di Hamza Walker e a una ricca documentazione fotografica dell'esposizione.
A vision of Britain's future from one of it's most important artists, and one of the most ambitious visual portraits of citizenship ever undertaken.
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