Bag om Gismonda Tragedia Edizione Critica a Cura Di Cristina Contilli
La Gismonda appartiene al gruppo di tragedie composte dal Pellico dopo la liberazione dal carcere e il ritorno in famiglia a Torino. Prima di entrare a palazzo Barolo come segretario Pellico ha dedicato quattro anni esclusivamente al lavoro di scrittore e in questo periodo ha composto diverse tragedie e poesie, quasi a compensare il fatto che in carcere ai detenuti politici era proibito scrivere. Il manoscritto di questa tragedia è conservato attualmente nell'archivio storico del comune di Saluzzo, assieme agli altri documenti autografi del Pellico, donati nel 1863 da Giuseppina, sorella dello scrittore, alla città natale del Pellico.
Il testo non presenta correzioni, si tratta probabilmente quindi del testo definitivo, usato da Pellico per la messa in scena (non credo si tratti del testo passato attraverso il controllo della censura, altrimenti sarebbe più logico che fosse conservato nell'archivio di stato di Torino dove sono confluiti i documenti ufficiali dello stato sabaudo...
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