Bag om I Misteri del Processo Monti e Tognetti
Estratto: ...Per questo avete voluto salvarlo, per questo volete condannare in vece sua il mio Gaetano! Ecco la giustizia che fate voi altri! e vi dite sacerdoti di Dio! La collera ribolliva nell'interno del prelato, ma il suo volto si manteneva atteggiato alla mansuetudine, e con voce pacifica, ripiglio: -Voi dunque, buona donna, venite a reclamare contro la salvezza di Curzio Ventura. -No, diss'ella, non m'importa che Curzio sia salvo, ne ho piacere anzi, perche l'ho amato come un figliuolo, ma il mio Gaetano non dev'essere condannato; non voglio che sia sparso il sangue del mio povero figlio. -Povera donna! soggiunse ipocritamente il prelato. Io compatisco il vostro dolore di madre; me ne piange il cuore. Ma la giustizia deve avere il suo corso. -Che dite? grido la donna infelice... Volete proprio assassinare il mio Gaetano? Ma allora io diro... forte che tutti sentano... -Silenzio! esclamo il prelato, prendendola per un braccio. -Lasciatemi. Monsignore suono un campanello. Si presento un usciere. -Le guardie! grido il prelato. L'usciere usci, e dopo un istante entro coi soldati di guardia. Intanto la mano vigorosa di monsignor Pagni tratteneva la disperata. -Sappiate tutti... essa urlava, che mio figlio... -Portate via questa donna; e impeditele di gridare, ordino monsignore alle guardie. I soldati si lanciarono sulla povera vecchia; la ridussero all'impotenza e al silenzio; e la trassero via. L'usciere avverti il prelato che il Supremo Tribunale si stava raccogliendo nella gran sala. XXIV Una seduta della Sacra Consulta. Tutti erano al loro posto: i dodici giudici in sottana paonazza sui loro scanni, e fra essi il presidente in seggio piu elevato; monsignor relatore alla sua tribuna, il procuratore del fisco al suo scanno, e dirimpetto a lui il difensore, l'avvocato Leoni. Gli uscieri chiusero tutte le porte. In mezzo al silenzio universale il presidente si levo in piedi, e tutti l'imitarono. Egli invoco il nome santissimo...
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