Bag om L'attentato a Giovanni Paolo II e la Guerra Fredda
Questo breve libro cerca di dipanare la trama che fu dietro l'attentato a Giovanni Paolo II, nota non tanto attraverso inchieste fallite per ragioni politiche, quanto mediante le evidenze, le deposizioni, le testimonianze, i dossier raccolti dai magistrati inquirenti e le informazioni ottenute dai servizi segreti di tutto il mondo e dopo divenute note. Il KGB e il GRU ordinarono l'attentato per fermare il Papa troppo pericoloso per l'URSS e gli altri Stati comunisti, l'HVA and il DS lo realizzarono con l'aiuto della mafia turca e dei Lupi Grigi. Essi prepararono l'attentato col supporto di diverse spie dell'Est europeo in Vaticano. Dopo il fallimento dell'attentato, probabilmente i servizi segreti sovietici causarono il fallimento del Banco Ambrosiano, perchè finanziava clandestinamente Solidarnosc. Per costringere Agca a ritrattare le sue rivelazioni sulla Pista Bulgara, l'HVA e il DS organizzarono due rapimenti, uno di Mirella Gregori e l'altro di Emanuela Orlandi, così da impedire che il complotto internazionale fosse conosciuto e senza l'opposizione del governo italiano e del Vaticano. La rete della complicità continuò a funzionare anche dopo la caduta del blocco sovietico e perciò un insospettabile testimone fu assassinato in Vaticano. Per la prima volta in Italia questo libro descrive il probabile ruolo di Licio Gelli nel complotto e il legame tra lo Scandalo P2 e l'attentato, attingendo a ricostruzioni sconosciute in Italia. Questa è una spy story che attraversa l'Est e l'Ovest, il mondo arabo e quello della finanza, con importanti e insospettate connivenze nella Chiesa e nella politica internazionale. Ma è anche una ricostruzione dello scenario della Guerra Fredda, in un momento storico nel quale nessuno credeva che il Papa avrebbe sconfitto il comunismo, e della situazione interna della Chiesa dopo la Contestazione.
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