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L'impresa globale. Internazionalizzazione e mercati internazionali - Massimiliano Caruso - Bog

- Il diritto degli affari e del commercio nel mondo

Bag om L'impresa globale. Internazionalizzazione e mercati internazionali

La creatività italiana è un valore riconosciuto ovunque. È l'unica vera fonte di competitività del nostro Paese nei confronti del mondo. Il design, la moda, l'architettura, l'ingegneria, la farmaceutica, la gastronomia, la tecnologia, tutto il settore del lusso sono apprezzati nei luoghi più diversi per l'immagine ed il senso di qualità che sono in grado di dare. La percezione che il mondo ha del made in Italy è in grado di produrre importanti risvolti sugli aspetti di carattere più propriamente economici, imprenditoriali e commerciali. L'Italia, come Paese, e l'imprenditore italiano, come singolo, tuttavia, non riescono, per i motivi più vari, a sfruttare in modo completo questo enorme vantaggio competitivo. Sembrano anzi combattere strenuamente ogni reale forma di mondializzazione economica e giuridica, sottovalutando grandemente la portata della civiltà degli affari senza frontiere, creata dai mercanti senza patria (le grandi multinazionali).Non è possibile diventare veramente globali senza comprendere cosa è la globalizzazione e quanto importante è il diritto nelle dinamiche della globalizzazione (il diritto, nella storia dell'uomo, ha sempre accompagnato l'economia, rappresentandone lo strumento attuativo). Basti pensare come, anche tra molti specialisti della materia, continui ad evocarsi, in modo pressoché indiscriminato, un concetto unitario di globalizzazione. In realtà, nonostante sporadici ed incompiuti tentativi di omologazione, residuano ancora oggi specificità dei popoli, diversità ambientali, legislazioni locali, che paiono addirittura più evidenti del passato, se analizzati in contrapposizione al processo di fluidificazione mondiale del diritto e dell'economia attualmente in corso. La verità, quindi, è che sebbene si faccia un gran parlare di globalizzazione e si voglia assumere che il fenomeno sia in via di compimento si è ancora lontani da una reale mondializzazione economica e giuridica. Pochi risultano i beni davvero globalizzati e pochissimi sono i soggetti che agiscono in una dimensione effettivamente globale. A globalizzare, infatti, sono solo alcune delle maggiori e più efficienti multinazionali, le quali sono riuscite ad imporre nuove esigenze di consumo, i prezzi dei prodotti, normative negoziali e metodi di soluzione dei conflitti, così condizionando le scelte politiche ed economiche di singoli Stati. Ciò chiarito, la globalizzazione, pochi se ne sono accorti, è un originale metodo di colonizzazione economica e giuridica che vede il mondo dipendere dagli Stati Uniti. È evidente, allora, come il fenomeno sia molto più limitato di quanto possa apparire. Questo manuale muove le mosse proprio da considerazioni di tal fatta. È stato concepito e strutturato per dotare l'imprenditore italiano di una sorta di passaporto giuridico che consenta di viaggiare verso il mondo degli affari e del commercio mondiali. Il presente lavoro è il fulcro e la sintesi di una attività di ricerca - che ha fatto da supporto all'attività professionale condotta sul campo - durata quasi dieci anni. Si tratta, a mio avviso, di un manuale che permette di acquisire un elevato patrimonio di competenze e che, in quanto tale, è destinato primariamente, ma non solo, ai professionisti del diritto ed ai giuristi che ambiscono ad essere realmente interpreti dei propri tempi ed in grado di valutare le conseguenze delle scelte giuridiche insite nel ricorso agli istituti della globalizzazione.

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  • Sprog:
  • Italiensk
  • ISBN:
  • 9781508426738
  • Indbinding:
  • Paperback
  • Sideantal:
  • 828
  • Udgivet:
  • 11. februar 2015
  • Størrelse:
  • 156x234x42 mm.
  • Vægt:
  • 1139 g.
  • 2-3 uger.
  • 9. december 2024
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La creatività italiana è un valore riconosciuto ovunque. È l'unica vera fonte di competitività del nostro Paese nei confronti del mondo. Il design, la moda, l'architettura, l'ingegneria, la farmaceutica, la gastronomia, la tecnologia, tutto il settore del lusso sono apprezzati nei luoghi più diversi per l'immagine ed il senso di qualità che sono in grado di dare. La percezione che il mondo ha del made in Italy è in grado di produrre importanti risvolti sugli aspetti di carattere più propriamente economici, imprenditoriali e commerciali. L'Italia, come Paese, e l'imprenditore italiano, come singolo, tuttavia, non riescono, per i motivi più vari, a sfruttare in modo completo questo enorme vantaggio competitivo. Sembrano anzi combattere strenuamente ogni reale forma di mondializzazione economica e giuridica, sottovalutando grandemente la portata della civiltà degli affari senza frontiere, creata dai mercanti senza patria (le grandi multinazionali).Non è possibile diventare veramente globali senza comprendere cosa è la globalizzazione e quanto importante è il diritto nelle dinamiche della globalizzazione (il diritto, nella storia dell'uomo, ha sempre accompagnato l'economia, rappresentandone lo strumento attuativo). Basti pensare come, anche tra molti specialisti della materia, continui ad evocarsi, in modo pressoché indiscriminato, un concetto unitario di globalizzazione. In realtà, nonostante sporadici ed incompiuti tentativi di omologazione, residuano ancora oggi specificità dei popoli, diversità ambientali, legislazioni locali, che paiono addirittura più evidenti del passato, se analizzati in contrapposizione al processo di fluidificazione mondiale del diritto e dell'economia attualmente in corso. La verità, quindi, è che sebbene si faccia un gran parlare di globalizzazione e si voglia assumere che il fenomeno sia in via di compimento si è ancora lontani da una reale mondializzazione economica e giuridica. Pochi risultano i beni davvero globalizzati e pochissimi sono i soggetti che agiscono in una dimensione effettivamente globale. A globalizzare, infatti, sono solo alcune delle maggiori e più efficienti multinazionali, le quali sono riuscite ad imporre nuove esigenze di consumo, i prezzi dei prodotti, normative negoziali e metodi di soluzione dei conflitti, così condizionando le scelte politiche ed economiche di singoli Stati. Ciò chiarito, la globalizzazione, pochi se ne sono accorti, è un originale metodo di colonizzazione economica e giuridica che vede il mondo dipendere dagli Stati Uniti. È evidente, allora, come il fenomeno sia molto più limitato di quanto possa apparire. Questo manuale muove le mosse proprio da considerazioni di tal fatta. È stato concepito e strutturato per dotare l'imprenditore italiano di una sorta di passaporto giuridico che consenta di viaggiare verso il mondo degli affari e del commercio mondiali. Il presente lavoro è il fulcro e la sintesi di una attività di ricerca - che ha fatto da supporto all'attività professionale condotta sul campo - durata quasi dieci anni. Si tratta, a mio avviso, di un manuale che permette di acquisire un elevato patrimonio di competenze e che, in quanto tale, è destinato primariamente, ma non solo, ai professionisti del diritto ed ai giuristi che ambiscono ad essere realmente interpreti dei propri tempi ed in grado di valutare le conseguenze delle scelte giuridiche insite nel ricorso agli istituti della globalizzazione.

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