Bag om Capuccetto Rosso
"Cappuccetto rosso" è senza dubbio una delle storie più conosciute dell’intera tradizione europea. Della fiaba esistono moltissime varianti, di cui le più note sono quella dei fratelli Grimm (1857) e, ovviamente, la presente versione di Charles Perrault, pubblicata per la prima volta in "I racconti di Mamma Oca" del 1697. La piccola Cappuccetto Rosso viene incaricata dalla mamma di portare alla vecchia nonna un cestino di cose buone da mangiare. Peccato, però, che strada facendo la bambina incappi nel temibile lupo, che riesce a farsi rivelare dove abita la nonna e che metterà entrambe in serio pericolo. Un classico senza tempo, che merita di essere letto e riletto o, in questo caso, riascoltato.
Charles Perrault (1628-1703) nasce a Parigi da un’altolocata famiglia borghese. Avviato ai migliori studi, segue le orme paterne e si laurea in Legge, trovando ben presto lavoro in ambito statale. Intellettuale fra i più attivi nella vivace epoca di Luigi XIV, nel 1663 contribuisce alla fondazione dell’Académie des inscriptions et belles-lettres, distinguendosi inoltre come vivo fautore della letteratura moderna contro lo strapotere – ancora vigente – degli autori classici. Nel 1678, rimasto vedovo e dovendosi occupare di ben cinque bambini, decide di scrivere delle fiabe a sfondo morale, così da dare ai giovanissimi figli dei facili, ma al contempo stimolanti, insegnamenti. È così che nasce "I racconti di Mamma Oca", apprezzatissimo fin dalla sua prima pubblicazione. Il capolavoro di Perrault, pur basandosi in larga parte su materiale folkloristico e quindi non originale, elabora alcune idee che hanno assunto nel tempo il valore di autentici archetipi (come, per citare solo un esempio, la scarpetta di cristallo in "Cenerentola").
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