Bag om Le Amanti
Estratto: ... vagamente, distrattamente, diceva: -No. -Giovanni? -Clara! -Hai detto che non mi ami? -L'ho detto. -Ed e vero? -E vero. Silenziosamente, ella curvava il capo, e le lacrime le discendevano sulle guancie. Giovanni la guardava, desolato: poi, le andava vicino, le carezzava una mano, le baciava le guancie bagnate di lacrime. -Ho scherzato-diceva. -Tu non ischerzi mai. -Ho scherzato. Tutto finiva, cosi: ma le lacrime erano state versate. E infine, sulla frase cara agli amanti, avveniva ancora questo: -Tu non mi chiedi mai, Giovanni, se ti voglio bene! -Perche chiedertelo? -Non ti piace saperlo? -No, non mi piace. -Ti tormenta, il mio amore? -Si, mi tormenta tanto. -Ma perche, ma perche? -Perche mi hai amato troppo tardi-esclamava lui, per la centesima volta;-perche io non sono piu il giovanotto appassionato di dieci anni fa, ma un uomo arido e stanco, senza speranze e senza desiderii! E tardi, e tardi, Clara. -Mai tardi, per l'amore. -Siamo vecchi, Clara: il nostro sole tramonta. -Dio mi salvi dalla notte-ella mormorava, avvilita, senza piu energia. Vi fu un giorno, pero, in cui tutte le ombre malinconiche, e le incertezze, e i timori parvero dileguati. Era nella calda estate ed ella era andata ad Albano, sui colli, per fuggire l'aria soffocante di Roma. Cola, lo aspettava pazientemente, per giornate intiere, ma egli, pur promettendo di venire a trovarla, pur scrivendole, non veniva mai. Per tre o quattro volte ella era andata alla stazione, inutilmente. Una grandissima tristezza adesso opprimeva la donna superba; giacche le pesava sulle spalle tutto l'irreparabile del suo errore sentimentale. Volontariamente ella si era ingolfata in questo amore; con ostinazione di passione ella ne aveva abbracciata la croce; la sua fantasia l'aveva spinta ai piu duri sacrificii; e adesso erano impegnati il suo cuore e il suo onore. Stando sola, nella freschezza dei colli albani, ella approfondiva...
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