Bag om Vento di morte nel deserto di Black Rock
"Un pensiero pazzesco, privo di fondamento e di giustificazioni. Una donna come tante, si sforzava di credere. Una bionda qualsiasi. Ma il linguaggio di lei, la sua stessa figura, la solitudine che la circondava, avevano il potere delle cose scoperte dopo millenni, quasi un odore di antico che lui poteva fiutare nell’aria, attraverso il sole...".
William Ranoke e Obed Lee sono soci in un’agenzia investigativa di Los Angeles. Un giorno, in quello che parrebbe un caso banalissimo, William si reca in una remota cittadina del deserto in missione per conto di una cliente, che, volendo sposarsi per corrispondenza, desidererebbe sapere un po’ di dettagli sull’uomo conosciuto via posta. Ranoke, tuttavia, non tornerà da quel luogo dimenticato da Dio, morendo misteriosamente sul posto. La missione personale di Obed, quindi, è recarsi a sua volta lì, nella sonnacchiosa Winnemucca, per scoprire la verità e vendicare la scioccante morte dell’amico.
Francesco Cannarozzo, meglio noto come Franco Enna (1921-1990), è stato uno dei maggiori scrittori di fantascienza italiani, nonché un celebrato anticipatore del giallo contemporaneo. Nato a Castrogiovanni, trascorre la giovinezza a Enna – città in cui farà anche la conoscenza di Andrea Camilleri – per poi trasferirsi a Milano in cerca di fortuna. Impiegato come direttore dell’ufficio stampa dei periodici Mondadori, dal 1955 inizia a pubblicare i primi romanzi di fantascienza per la collana Urania. Essendo uno degli unici scrittori italiani attivi nel genere, diventa ben presto un punto di riferimento per tutti gli appassionati nostrani. L’invenzione del fortunato personaggio del commissario Sartori, poi, lo renderà anche un affermato giallista. Fra i suoi romanzi più noti si possono citare l’esordio "L’inferno confina con Dio" (1952), "Preludio alla tomba" (1955), "Panico al Polo" (1958) e "La bambola di gomma" (1971).
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